Cambiamento climatico, è arrivato il momento che l’Italia faccia qualcosa. Deve darsi una mossa prima che si verifichi qualcosa di veramente aberrante.
Si parla tanto di cambiamento climatico ma ammettiamolo, noi facciamo qualcosa per cercare di arginare questa piaga tutta contemporanea? Facciamoci un esame di coscienza – non basterà poi così tanto – e valutiamo la situazione, è veramente disastrosa e noi siamo i responsabili di quello che stiamo vivendo. Di certo, questo lassismo scandito da attimi di egoismo non aiuta, né noi e neanche le generazioni future.
E questo lo stiamo constatando sulla nostra pelle, non occorre andare indietro alla stagione invernale, oppure pensare al nostro ieri con l’Emilia-Romagna interessata da fango e disastro per i cittadini. Guardiamo oggi e le temperature record registrate: la Sicilia è letteralmente invasa da roghi. Insomma, una situazione davvero infernale.
Cambiamento climatico, l’Italia deve attivarsi
Quello che si sta verificando in questi giorni ha un che di apocalittico. Lo sanno bene i siciliani che stanno vivendo all’esasperazione. Temperature record – 51 °C segna l’insegna di una farmacia del centro storico di Catania – l’immagine segnala le temperature nella giornata di ieri. A questo occorre aggiungere altri disagi quali venti bollenti e la sensazione perenne di stare in un forno.
E nemmeno il climatizzatore può bastare, soprattutto se a turno in alcune città manca la luce e l’acqua, insomma una situazione veramente difficile, mortificante per i cittadini che non ne possono piu’. Da tutto ciò cosa si evince? Che è arrivato il momento di fare qualcosa, la situazione qui sta peggiorando.
E non solo, così facendo stiamo deturpando il nostro paese, chi dice ormai che l’Italia sia il Paese piu’ bello al mondo? Bene, potremmo perdere questo primato, come fare per evitare che questo accada? Pensare al cambiamento climatico come una minaccia e non come secondario rispetto agli interessi economici.
Ecco perché è arrivato il momento di chiedere alle istituzioni di affrontare questioni di primaria importanza come finanza green, stop alle estrazioni di combustibili fossili, agricoltura sostenibile e prendere dei seri provvedimenti al riguardo. Se l’inerzia si protrae, allora ci potremmo trovare a vivere la classica sindrome da rana bollita; scorri se vuoi saperne di piu’. O ci attiviamo o finiremo come la rana, morta!