Un repentino cambio climatico imperversa sull’Italia in questi giorni: gli effetti del surriscaldamento terrestre si rendono evidenti
Un’estate altalenante quella che sta vivendo il nostro Paese e soprattutto anche molto pericolosa, con scenari e fenomeni mai visti prima d’ora. Come è capitato in altre situazioni, anche ora lo Stivale è diviso in due: il Sud brucia, stretto nella morsa degli incendi boschivi, in particolare in Sicilia e la zona di Palermo e l’estremità della Calabria, ed il Nord cerca di resistere alle tempeste di grandine, trombe d’aria, inondazioni e violenti temporali.
Insomma, due mondi opposti ma estremi con situazioni mai viste prima d’ora con danni ingenti alle città, e purtroppo anche morti, da un lato per il mal tempo e dall’altro per il caldo estremo. Se la situazione di Rodi ha catalizzato gli occhi di tutto il mondo quella che si sta vivendo tra Palermo, Catania e Reggio Calabria non è molto diversa con ettari ed ettari di macchia mediterranea persa, persone sfollate e abitazioni distrutte. Ma a cosa è dovuto questo cambio repentino di clima? Vediamo di vederci chiaro.
Il repentino cambio climatico deve far riflettere
Una situazione catastrofica, quasi da apocalisse quella che l’Italia sta vivendo in questi giorni, eppure c’è ancora chi si ostina a dire che sia tutto abbastanza normale e che il caldo e gli incendi al sud ci sono sempre stati come anche i violenti temporali estivi arrivati dopo il grande caldo. Non è questo ovviamente il cuore del problema.
Questi eventi estremi non sono altro che gli esiti tangibili del cambiamento climatico e del surriscaldamento del pianeta. É proprio tutto questo che ci deve far capire che non c’è più tempo per indugiare e che le strategie climatiche devono diventare il principale fronte di lavoro dei governi di tutto il mondo. Il ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci ha parlato di “tropicalizzazione del clima” e ha perfettamente ragione.
Una situazione che negli anni, a piccoli passi, aveva già dato diverse avvisaglie del tutto ignorate e che ora, invece, sta “facendo la voce grossa” riversando tutto il peggio di quello che ci si poteva attendere. Cecilia Strada nelle ultime ore propone di parlare di disastro climatico più che di cambiamento climatico invitando tutti a comprendere che un cambio di passo è più che urgente.