Per alcuni individui la paura degli animali costituisce un blocco davvero invalidante, le cause reali non le avreste mai immaginate
La natura umana è un mix complesso che spesso può portarci in presenza di paure apparentemente inspiegabili. Non parliamo della paura generalizzata che può fare un animale feroce a qualsiasi persona, in quel caso sarebbe il senso si sopravvivenza a metterci in allarme, ma parliamo di paure spesso infondate come quelle per una farfalla, una zanzara o anche verso un tenero uccellino.
Questo aspetto della psiche umana ha incuriosito gli studiosi fin dagli albori della medicina, ma alcuni recenti indagini scientifiche hanno delineato alcune ipotesi sorprendenti in grado di rispondere a questa domanda. Le ragioni dietro la paura verso gli animali, infatti, potrebbero derivare non tanto dall’animale stesso quanto dalla nostra evoluzione in rapporto all’ambiente che ci circonda.
La bellezza strabiliante del nostro pianeta risiede soprattutto nella varietà infinita di piante ed animali che lo compongono. Questo vasto mosaico, tuttavia, non è apprezzato veramente da tutti e negli ultimi anni si sta evidenziando un numero sempre crescente di individui che manifestano una paura profonda verso qualsiasi tipo di animale.
Tra questi animali, gli insetti sono la categoria maggiormente demonizzata, ma non sono solo loro a fare tremare le ginocchia a chi fosse affetto da questa fobia. Anche un tenero gattino potrebbe scatenare un egual reazione di panico ed i motivi sono da imputare tutti all’evoluzione, un processo inarrestabile che sta muovendo i suoi passi anche in questo momento, anche senza accorgercene.
Studi scientifici rivelano infatti che l’urbanizzazione progressiva della società umana ha causato un distacco crescente dalla natura. Questa separazione ha limitato il contatto diretto con gli animali nel loro habitat naturale, facendo sorgere in alcuni individui una fobia genuina.
Questo scenario viene ulteriormente confermato da dati scientifici che illustrano un legame diretto tra l’antichità dell’urbanizzazione di una popolazione e l’incidenza della paura degli animali. In altre parole, più antica è l’urbanizzazione di una comunità maggiore è il numero di individui che temono gli animali e altre forme di vita.
Questo quadro generale offre uno spunto riflessivo profondo e mette in luce l’importanza del ristabilire un contatto diretto con la natura. La pratica di frequentare fin da piccoli ambienti naturali e animali può, infatti, essere fondamentale per non fare nascere questo tipo di fobie, una pratica che può essere utile anche a superare le difficoltà di chi sia già affetto da questa paura, riscoprendo un senso di appartenenza ad un mondo più ampio, dove uomo e animale siano la faccia di una stessa moneta ed in cui la coesistenza pacifica è un obbligo.