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Orto casalingo, occhio ai ladri: quali sono le piante preferite

Occhio ai ladri, quali sono le piante rubate? Agiscono furtivamente per sottrarre indebitamente dall’orto altrui. Facciamo chiarezza sulla vicenda. 

orto rucola – Pixabay – OrizzontEnergia.it

Finora abbiamo parlato di furti dentro casa, di auto e via discorrendo ma quello dove poco si poggia l’attenzione è un’altra tipologia di reati di furto che concerne i beni alimentari, nella fattispecie verdure da orto. Purtroppo non hanno vita facile i contadini che traggono dalle colture la propria fonte di sostentamento.

Spesso purtroppo si trovano a dover fronteggiare intemperie, problemi derivanti dal troppo caldo – siccità – o troppo freddo – le gelate – insomma, una per ogni stagione. E poi vi è un problema generale che invece non vede stagione, stiamo parlando dei furti. Esseri che, incuranti del fatto illecito che stanno ponendo in essere, si recano sui terreni altrui per appropriarsi indebitamente di frutta e verdura lavorata e mantenuta con tanti sacrifici. 

Piante rubate dai ladri, quali sono?

Cavolfiore – Pixabay – OrizzontEnergia.it

Stilare una classifica o perlomeno fare delle indagini statistiche attendibili al 100% su cosa rubano i ladri non possiamo farla. Certamente però possiamo precisare che l’orto è spesso preso di mira dai malviventi perché le piante che vi sono al suo interno non sono scelte a caso ma seguono un ordine specifico dell’ortolano, per professione o passione.

Ad ogni modo, non è difficile comprendere che le piante predilette siano quelle destinate al consumo alimentare e che pertanto vengono sottratte per rivenderle al mercato in nero e trarci un illecito profitto. Quindi quali sono le piante predilette? Ne è un esempio un fatto di cronaca risalente a pochi anni fa dove dei ladri hanno svuotato l’orto, rubando cavolfiori, cipollotti e insalatina da taglio oltre ad alcune piante da frutto. Verdure come i cavolfiori sono pregiati ed il costo non è affatto irrisorio, motivo per cui fanno gola ai malfattori.

coriandoli – Pixabay – OrizzontEnergia.it

E’ un po’ come i ladri di arance in Sicilia, quella è in realtà una guerra tra poveri visto il basso valore di mercato. Ma quello che avviene è davvero triste, possiamo assolutamente affermarlo, un marciume sociale fin poco sottolineato. Per tentare di arginare questa piaga, esiste un metodo davvero curioso per smascherare i ladri e consiste nel fare dei coriandoli di carta con tanto di nome del proprietario e numero di telefono. In questo modo chi acquista, una volta tornato a casa e pulito le piante troverà questi frammenti cartacei e si potrà così risalire al ladro. Geniale, no?

Maria Longo

Nata a Catania nel 1987. Conseguita la Laurea Magistrale in Giurisprudenza con una tesi dal titolo “Matrimonio omosessuale: un’analisi comparatistica”, intraprende il percorso forense tra divorzi, procedimenti in Corte D’Appello e Commissione Tributaria. Parallelamente muove i primi passi in ambito giornalistico collaborando con alcune testate locali e scrivendo articoli di diritto con analisi approfondita sulle pronunce più autorevoli della Corte di Cassazione. Appassionata di fotografia, non rinuncia mai alla sua reflex che viaggia con lei, alla ricerca di dettagli da immortalare. Lingue parlate inglese, francese e spagnolo.