Corpo morto in acqua: sai come si trasforma? Avviene un processo molto particolare che la maggior parte di noi non immagina nemmeno
Nella realtà, come nei film, abbiamo ascoltato e assistito a tante storie di cadaveri trovati in acqua, che sia in mare, in un lago o nel fiume, ma vi siete mai chiesti cosa succede ad un corpo morto in acqua? Si avvia un processo di decomposizione che è molto differente da quella che avviene all’aria aperta. Molto dipende, infatti, dalle condizioni climatiche e anche dalla temperatura dell’ambiente in cui il corpo viene esposto.
All’esterno sappiamo bene che la decomposizione è velocissima e nel giro di pochi giorni il corpo può anche essere irriconoscibile, in acqua le cose cambiano e in maniera anche diversa in quanto si attua un fenomeno di saponificazione. Sapete di cosa stiamo parlando? Vi spieghiamo tutto nel dettaglio e scoprirete qualcosa che non avreste mai detto.
Un corpo morto in acqua è dunque sottoposto al processo di saponificazione, ma cosa significa? Si attua un meccanismo nel quale il tessuto adiposo produce un materiale caseoso di colore bianco-grigiastro che prende il nome di adipocera. Come mai? Gli acidi grassi rilasciati dal corpo immerso a lungo nell’acqua si cristallizzano andando a solidificare quelle parti del corpo che presentano molto adipe o addirittura l’intera salma.
Un fenomeno propone una sorta di cera intorno al corpo, quasi come se fosse mummificato ma che non si verifica però su tutti i cadaveri. Quelli in cui la percentuale di adipe è minima non vengono caratterizzati dalla saponificazione a differenza di quelli, invece, che con alti livelli di adipe vengono rinvenuti completamente saponificati. A contribuire al fenomeno ci sono anche una serie di batteri come il Clostridium perfringens che proprio nell’acqua si sviluppa.
Ma dopo quanto tempo si attiva la saponificazione? Anche dopo un mese dalla morte del corpo rimasto nell’acqua di mare o di laghi. Una manifestazione non esclusiva dell’acqua. Questa sorta di mummificazione naturale può avvenire anche per i corpi che restano all’aperto in ambienti molto umidi. Se i vestiti sono capaci di trattenere l’umidità e le condizioni dell’ambiente non subiscono brusche modifiche, il corpo saponifica e può restare così anche per diversi anni.