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Quello che succede ad un corpo morto in acqua ti lascerà senza parole

Corpo morto in acqua: sai come si trasforma? Avviene un processo molto particolare che la maggior parte di noi non immagina nemmeno

Cadavere in acqua (Pixabay) – Orizzontenergia.it

Nella realtà, come nei film, abbiamo ascoltato e assistito a tante storie di cadaveri trovati in acqua, che sia in mare, in un lago o nel fiume, ma vi siete mai chiesti cosa succede ad un corpo morto in acqua? Si avvia un processo di decomposizione che è molto differente da quella che avviene all’aria aperta. Molto dipende, infatti, dalle condizioni climatiche e anche dalla temperatura dell’ambiente in cui il corpo viene esposto.

All’esterno sappiamo bene che la decomposizione è velocissima e nel giro di pochi giorni il corpo può anche essere irriconoscibile, in acqua le cose cambiano e in maniera anche diversa in quanto si attua un fenomeno di saponificazione. Sapete di cosa stiamo parlando? Vi spieghiamo tutto nel dettaglio e scoprirete qualcosa che non avreste mai detto.

Corpo morto in acqua: cosa succede

Mare (Pexels) – Orizzontenergia.it

Un corpo morto in acqua è dunque sottoposto al processo di saponificazione, ma cosa significa? Si attua un meccanismo nel quale il tessuto adiposo produce un materiale caseoso di colore bianco-grigiastro che prende il nome di adipocera. Come mai? Gli acidi grassi rilasciati dal corpo immerso a lungo nell’acqua si cristallizzano andando a solidificare quelle parti del corpo che presentano molto adipe o addirittura l’intera salma.

Un fenomeno propone una sorta di cera intorno al corpo, quasi come se fosse mummificato ma che non si verifica però su tutti i cadaveri. Quelli in cui la percentuale di adipe è minima non vengono caratterizzati dalla saponificazione a differenza di quelli, invece, che con alti livelli di adipe vengono rinvenuti completamente saponificati. A contribuire al fenomeno ci sono anche una serie di batteri come il Clostridium perfringens che proprio nell’acqua si sviluppa.

Piedi di un cadavere (Canva) – Orizzontenergia.it

Ma dopo quanto tempo si attiva la saponificazione? Anche dopo un mese dalla morte del corpo rimasto nell’acqua di mare o di laghi. Una manifestazione non esclusiva dell’acqua. Questa sorta di mummificazione naturale può avvenire anche per i corpi che restano all’aperto in ambienti molto umidi. Se i vestiti sono capaci di trattenere l’umidità e le condizioni dell’ambiente non subiscono brusche modifiche, il corpo saponifica e può restare così anche per diversi anni.

Francesca Bloise

Giornalista professionista, laureata in Giornalismo e cultura editoriale presso l'Università di Parma, ho coltivato la passione per la scrittura e l'informazione fin dal liceo ed oggi ne ho fatto il mio lavoro. Seguo ormai da tempo i temi legati all'ambiente e alla sostenibilità, in cerca di curiosità sul green e le energie rinnovabili perchè credo che un'informazione inclusiva non possa lascere indietro tutto questo.