Cerchiamo di capire se bere acqua di rubinetto è una buona abitudine, in particolare, bere acqua filtrata e non filtrata.
Gran parte della popolazione pensa che l’acqua di rubinetto non sia sicura. Alcune persone ritengono che questa abbia un sapore particolare, certe volte anche sgradevole, e così preferiscono acquistare le bottiglie. L’Italia, non a caso, è il paese che consuma più acqua in bottiglia in tutta Europa. Ma l’acqua di rubinetto è del tutto sana?
Prima di tutto, bisogna sapere da dove arriva l’acqua nelle nostre case, ossia le principali fonti idriche, quindi fiumi, sorgenti e acque sotterranee. Ad esempio, una città come Roma, preleva la quasi totalità dell’acqua (il 97%) dalle stesse fonti che aveva 2 mila anni fa, mentre solo il 3% è proveniente dai pozzi. In generale, le fonti di acqua su tutto il territorio italiano sono di qualità.
Nonostante l’alta qualità dell’acqua italiana, negli ultimi anni si sono evidenziati alcuni problemi, come ad esempio la carenza di acqua nelle reti idriche di molti paesi del sud, e con i cambiamenti climatici la situazione peggiorerà sempre di più. Mentre al nord, in particolare in Veneto, c’è una forte contaminazione da PFAS, dovuta agli stabilimenti industriali.
Nel Lazio, compresi alcuni quartieri di Roma, si segnalano elevate concentrazioni di arsenico. Queste sostanze, però, vengono eliminate dagli acquedotti pubblici, anche se non si può fare molto se l’acqua proviene dai pozzi. In altre zone d’Italia, invece, si segnalano alti livelli di pesticidi e di erbicidi. Senza contare il problema delle microplastiche, ormai ovunque nel mondo.
I filtri dell’acqua servono proprio per limitare i danni e ripulire l’acqua che arriva in casa nostra. Gli impianti italiani sono sicuri e affidabili. Qui, l’acqua viene trattata con il cloro, e la disinfezione garantisce l’assenza di agenti contaminanti. Il sapore dell’acqua cambia da zona a zona proprio per via della quantità di cloro utilizzata. Se il cloro è presente in elevate quantità, l’acqua risulta più dura e dal sapore forte e sgradevole.
Un problema di tutta la Comunità Europea sono i sottoprodotti della clorurazione, che possono causare un tumore alla vescica. In Italia, comunque, la situazione è sotto controllo, si evitano i prodotti pericolosi e il filtraggio dell’acqua non crea problemi, quindi bere acqua di rubinetto è sicuro, salvo rari casi. Alcune zone, come accennato, possono presentare maggiori accumuli di cloro, incrostazioni di calcare, microplastiche o agenti contaminanti.
Ma in questo caso è il Comune ad avvertire i cittadini. Se proprio non si è sicuri della qualità dell’acqua che arriva in casa, si possono utilizzare le brocche con i filtri. Si acquistano con pochi euro e tolgono il dubbio. Oppure, si possono applicare dei filtri progettati proprio per il territorio italiano, da applicare ai rubinetti, o ancora, si può ricorrere all’installazione di un depuratore domestico.
Secondo le analisi in laboratorio, acqua di rubinetto e acqua in bottiglia contengono gli stessi elementi, perciò non c’è differenza. Ben diverso il caso in cui si dovesse bere acqua non potabile. Acqua non potabile trasmette batteri, virus, e protozoi parassiti, che influenzano la nostra salute. I rischi per la salute sono elevati.
In Italia, così come nel resto d’Europa, i rischi legati alla qualità dell’acqua sono estremamente bassi. Diversa la situazione nei paesi del terzo mondo, dove la contaminazione dell’acqua può portare alla morte. Aqua contaminata può trasmettere tifo, colera, epatite A ed E, dissenteria.