ChatGPT grida aiuto: gli esperti lanciano l’SOS. Scopriamo quello che sta accadendo al noto servizio di intelligenza artificiale.
L’intelligenza artificiale oggi più che mai riveste un ruolo cruciale nella società visto l’aiuto che riesce a fornire in diversi campi, lavorativi e non. Esistono tantissimi tipi diversi di intelligenza artificiale, come ad esempio quelle in grado di realizzare grafiche ricevendo in input una descrizione di ciò che si vuole ottenere, alcune che riescono a scrivere del codice per la programmazione di un sito web e altre ancora utilizzate per l’informazione generica e la realizzazione di articoli e saggi, utili nel campo dell’editoria.
Oggi ci soffermiamo su quest’ultimo campo, analizzando nel dettaglio la piattaforma di fama mondiale: ChatGPT. La piattaforma è stata sviluppata da OpenAI e ad oggi si dimostra uno dei modelli di linguaggio più avanzati in tutto il mondo. Tuttavia, bisogna ricordare che si tratta pur sempre di un’intelligenza artificiale e che in quanto tale è stata progettata dall’uomo, essere non del tutto perfetto, che quindi potrebbe commettere errori nello sviluppo.
Di recente, infatti, sono emerse tantissime lamentele inerenti il servizio di produzione di testi intelligente, quale è ChatGPT. Le lamentele riguarderebbero la qualità delle risposte fornite dal servizio. Infatti, con il passare del tempo queste stanno diventando sempre meno affidabili, motivo per cui è sempre più necessaria la revisione dei testi svolti da parte di un professionista, facendo venir meno il grande aiuto che questa tecnologia ambisce a fornire. Ma perchè si stanno verificando questi problemi? Analizziamo nel dettaglio i motivi più plausibili.
Perchè ChatGPT sta perdendo colpi: le motivazioni
Nell’ultimo periodo tantissimi utenti di ChatGPT stanno riscontrando diversi errori. Talvolta si parla di errori inerenti a date storiche, altre volte di misunderstanding probabilmente dovuto a truduzioni letterali e altre volte a errori probabilmente dovuti a scarsi aggiornamenti nell’ambito della tecnologia.
A cercare di scoprire il motivo di tali pecche ci hanno pensato l’Università di Berkeley e quella di Stanford che hanno analizzato nel dettaglio la regressione del noto servizio di AI. Gli studi sono ancora in atto e le due prestigiose università non si sono ancora sbilanciate in tal senso. Tuttavia, alcuni dubbi sono già emersi.
Questa regressione di ChatGPT, infatti, potrebbe essere dovuta ad alcune modifiche apportate direttamente da OpenAI, nel passaggio da ChatGPT-3 a ChatGPT-4. In questa transizione, infatti, si è potuto notare un modo differente in cui la piattaforma acquisisce e riformula le informazioni. Per assurdo, quindi, ciò che doveva essere un aggiornamento in meglio – con tanto di abbonamenti sottoscritti – si è trasformato in un vero flop, con migliaia di abbonamenti cessati a causa della mancata affidabilità dell’applicazione.