Zafferano, ami la pianta a tal punto da volerla coltivare nell’orto di casa? Segui queste indicazioni passo dopo passo, ti saranno assolutamente utili.
Tra le spezie che si amano particolarmente nella nostra cucina, un posto tutto suo lo detiene lo zafferano, pianta bellissima – come si può notare in foto il suo fiore – dal quale viene appunto estratto. Grazie allo zafferano si possono creare piatti ricercati e dal gusto sopraffino, come l’omonimo riso. Perfetto anche per i palati esigenti.
Avrete notato sicuramente che nei supermercati vengono messe in vendita delle piccole bustine – da 15 grammi cadauno – in confezioni da sei. Il prezzo al chilo oscilla tra i mille ed i due mila euro. L’aumento dipende dalla qualità dello stesso. Il prezzo elevato tende a compensare il gran lavoro necessario anche per una piccola quantità di stimmi.
Che il prezzo sia elevato per la lavorazione è un discorso valido ma questo certamente non esclude il fatto che sia possibile ottenere un po’ di zafferano in coltivazione domestica ed introdurlo a km 0 nella pietanze. Vediamo come procedere. Per prima cosa prendete i bulbi ma pochi, meglio esordire con moderazione, vi servirà per capire i trucchetti per un coltivazione eccellente nonché il tempo da dedicargli se ben si concilia o meno con i vostri impegni.
Iniziate con 4-5 bulbi. Se invece nel tempo volete di piu’, potete creare uno zafferaneto da reddito, cominciate con 1000/2000 bulbi, per prender confidenza con il lavoro oltre alle tecniche utili. Si parla di agricoltura professionale con diverse decine di migliaia di bulbi. Il segreto per un’ottima coltivazione sta nel tenere lo zafferano pulito dalle erbacce periodicamente, per il resto possiamo dire che non sia una pianta particolarmente esigente. Inoltre lo zafferano non teme le gelate ciò significa che non è necessario coltivarlo in serra.
Per quanto concerne l’irrigazione, la pianta richiede particolare acqua prima della fioritura – ci riferiamo ai mesi di settembre ed ottobre – ma anche in primavera soprattutto a marzo per la moltiplicazione dei bulbi. Curioso l’aspetto circa la roteazione colturale: lo zafferano non deve tornare su uno stesso terreno per almeno 5-6 anni, una piccola attenzione che si rivela utilissimo soprattutto per contrastare il rischio di patologie quali il fusarium.