La Regione Piemonte stanzierà circa 1,5 miliardi di euro per l’efficientamento energetico e per le fonti rinnovabili.
Anche la Regione Piemonte si mobilita per la svolta Green, cercando di migliorare il proprio efficientamento energetico e sfruttando le fonti rinnovabili di edifici e di impianti pubblici. Enti locali, enti strumentali regionali e altre amministrazioni locali potranno migliorare la propria efficienza, riducendo le emissioni inquinanti e climalteranti attraverso l’utilizzo efficiente dell’energia.
Il Piemonte prosegue la sua corsa alla svolta Green, diminuendo gradualmente l’energia inquinante, attraverso misure mirate. Soltanto rispetto a tre anni fa, la Regione ha aumentato la sua produzione di energia pulita del 37%, anche se resta ancora alta la quota di produzione termoelettrica basata sul gas e su altre fonti fossili.
L’obiettivo resta la decarbonizzazione, entro il 2030 si punterà ad arrivare ad almeno un terzo dei consumi complessivi basato sulle energie rinnovabili. Le rinnovabili, ad oggi, coprono circa il 19% del consumo piemontese. L’elettricità, invece, si basa prevalentemente sull’idroelettrico, con il 67%, seguito dal fotovoltaico, con il 17%.
La misura sarà finanziata, entro la fine dell’anno, dal Programma Regionale FESR 2021 – 2027, approvato lo scorso ottobre. Il Programma consentirà di sostenere questa grande sfida, per una crescita sostenibile della Regione. Il programma si articola in cinque fasi:
Del miliardo e mezzo di investimenti, la quota maggiore sarà investita nella promozione di ricerca e sviluppo della transizione digitale, con più di 800 milioni di euro da investire. Mentre, per la transizione ecologica saranno investiti 435 milioni di euro. Grazie alla quota, si sosterrà l’effiecientamento energetico di edifici pubblici ed imprese, promuovendo le energie rinnovabili e l’adattamento ai cambiamenti climatici.
Inoltre, si cercherà di tutelare la biodiversità del territorio e di favorire l’economia circolare. 140 milioni, invece, andranno investiti per la coesione e lo sviluppo territoriale, favorendo anche la mobilità ciclistica. Il tutto, pur di migliorare la qualità di vita dei singoli cittadini, ponendo particolare attenzione sia agli aspetti climatici che all’inclusione sociale, restituendo spazi pubblici riqualificati e valorizzando il patrimonio culturale e naturale del Piemonte.
Per abbracciare la transizione ecologica, bisogna potenziare le infrastrutture, a incominciare alle scuole, le quali devono offrire agli studenti un’offerta formativa ampia e diversificata, tenendo conto anche delle esigenze degli studenti con disabilità. Infine, si cercherà di potenziare imprese e Pubblica Amministrazione, incrementando produttività, rafforzando il tessuto industriale e migliorando le tecnologie.