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Lo hanno riportato in vita: era congelato da 46mila anni

La scoperta scientifica è senza precedenti: lo hanno riportato in vita degli scienziati, dopo un periodo d’ibernazione che dura da ben 46mila anni. 

Scienziato (Foto da Pixabay) – Orizzonteenergia.it

Arriva un’altra recentissima scoperta scientifica a sconvolgere il mondo: è stato riportato in vita dopo aver trascorso ben 46mila anni congelato. La scoperta è stata effettuata al microscopio: il soggetto in questione era rimasto bloccato nelle profondità del permafrost in Siberia.

E’ stato il Washington Post a rendere nota la notizia, lasciando il mondo a bocca aperta: gli scienziati, dopo averlo scoperto, non hanno esitato un secondo e hanno cercato di rianimarlo. Il risultato è stato un enorme successo: addirittura, è in corso il processo di riproduzione.

Riportato in vita dopo 46mila anni: era congelato in Siberia

Verme riportato in vita dopo 46mila anni di congelamento (Screenshot da Scenarieconomici.it) – Orizzonteenergia.it

Si tratta di una scoperta scientifica senza precedenti: secondo il comunicato stampa che ha diffuso la notizia, un verme ha trascorso migliaia di anni in uno stato dormiente identificato come criptobiosi. Questo stato potrebbe potenzialmente durare all’infinito: mette in pausa ogni processo metabolico, compresi la riproduzione e lo sviluppo.

Dopo la scoperta, gli scienziati hanno riferito che il genoma del verme apparteneva ad una specie mai incontrata prima, ora denominata Panagrolaimus kolymaensis. Chi ha condotto gli studi non è rimasto stupito della sua permanenza all’interno del ghiacciaio per tutto questo tempo: gli organismi microscopici, come il verme preso in esame, sono in grado di interrompere le loro funzioni biologiche e sopravvivere anche in situazioni d’estrema difficoltà. Al momento dello scongelamento e della rianimazione, il verme ha addirittura iniziato il processo riproduttivo: si tratta del sistema di partenogenesi, ossia la riproduzione che avviene attraverso la deposizione di uova auto fecondate, senza la necessità di un compagno riproduttivo.

Ovviamente, il processo riproduttivo di animali più complessi come l’uomo sarebbe di gran lunga più difficile. Resta comunque una scoperta scientifica molto rilevante nel settore: gli scienziati suppongono che esistano altri milioni di organismi semplici non identificati e che nessuno ha mai avuto modo di descrivere, bloccati ancora nel loro stato di congelamento da migliaia di anni.