Caffè: quali sono i benefici per la funzione cognitiva? La lista è molto più lunga di quello che si crede. Un vero toccasana per l’organismo
Noi italiani lo sappiamo bene, il caffè è la bevanda per eccellenza dello stare insieme, delle pause in ufficio, delle coccole al pomeriggio tra amici e del risveglio mattutino. Che sia fatto con la moka o con la macchinetta poco importa, in polvere, in chicci macinati, cialda o capsula non fa la differenza, l’importante è che sia buono. Il caffè ci permette di avere quella spinta energetica che ci fa iniziare bene una nuova giornata e di riprenderci al pomeriggio, dopo il pranzo, per il secondo round sul lavoro.
Ma come agisce il caffè sul cervello? Non è solo una questione psicologica, questa bevanda ha diversi effetti sul sistema cognitivo e influenza il modo di concentrarci ma anche di pensare e ricordare. Vediamo tutto nel dettaglio: ci sono tante cose da sapere.
Quando parliamo di funzione cognitiva e di attività del cervello ci riferiamo a tutti quei processi, nei quali è coinvolta la mente, fondamentali per lo svolgimento del nostro quotidiano, dalle cose più semplici a quelle più complesse permettendoci di apprendere continuamente, svolgere diversi compiti e risolvere problemi. In tutto questo il caffè svolge un ruolo chiave.
Sappiamo bene che uno dei componenti principali della bevanda è la caffeina, sostanza naturale che stimola il sistema nervoso centrale, ma come? Aumentando l’attenzione e la vigilanza mentale in quanto arrivata al cervello, blocca l’azione dell’adenosina, neurotrasmettitore che riduce l’attività dei neuroni favorendo la sonnolenza. Ecco perché, dopo il caffè, ci sentiamo più svegli e concentrati. Ma questo non è tutto.
La bevanda, infatti, migliora anche la memoria e l’apprendimento: si ricordano più facilmente delle nozioni apprese da poco, sia verbali che visive. A certificarlo uno studio dell’Università Johns Hopkins. Anche attenzione e concentrazione, grazie alla caffeina, accelerano le loro prestazioni. Anche in questo caso, a provarlo, uno studio pubblicato sulla rivista “Psychopharmacology”.
Ma i benefici sul cervello da parte della caffeina non sono i soli. Influenza in modo positivo, infatti, anche l’umore e la motivazione. Va a stimolare, infatti, la produzione di dopamina e serotonina, neurotrasmettitori che collaborano al benessere emotivo e all’umore positivo portando chi assume il caffè ad essere più motivato nelle cose che fa, a ridurre il senso di fatica e ad avere un umore più alto.