Che cos’è la diossina e perché è pericolosa per il nostro organismo? Tutto quello che c’è da sapere su questo composto estremamente tossico.
La diossina è un composto tristemente noto per la sua tossicità. L’enorme impatto che questa sostanza può avere sulla natura umana e sull’ambiente è oggi grande motivo di preoccupazione per la comunità scientifica. Nella cronaca degli ultimi giorni il nome di questo composto è tornato a riempire i giornali a causa dei forti incendi verificatisi nei pressi di Palermo a fine luglio. A causa della combustione, infatti, i livelli di diossina nell’area attorno al capoluogo siciliano si sono innalzati notevolmente. Ma cos’è la diossina e come si produce? Scopriamo qualcosa di più riguardo.
Diossina: formula ed impatto ambientale
Quella che noi conosciamo come “diossina” è in realtà un insieme di composti più comunemente noti come diossine. Si tratta di composti tossici e cancerogeni, tanto che sui prodotti che contengono questa sostanza devono essere indicati i simboli di rischio chimico. La più nota e pericolosa di queste molecole è la TCCD, ovvero la 2,3,7,8-tetraclorodibenzo-p-diossina. Tale sostanza viene prodotta soprattutto durante i processi di combustione, ma anche nella produzione del cloro e in quella di alcuni pesticidi.
La diossina è solubile in acqua e può persistere nell’ambiente per un tempo molto lungo. La sua caratteristica principale è quella di essere in grado di accumularsi nella catena alimentare. Questo significa che la quantità di sostanza accumulata nel corpo degli animali più in alto nella catena è particolarmente elevata. A livello ambientale, dunque, la diossina danneggia gravemente la fauna selvatica. I predatori e gli uccelli rapaci accumulano diossina attraverso la dieta e ciò provoca loro problemi al sistema endocrino, ma anche a quello riproduttivo. È infatti annoverata tra le principali cause di infertilità nel mondo animale.
Rischi per la salute umana
L’esposizione a breve termine alla diossina può causare gravi effetti respiratori, fino alla morte per asfissia. Tra gli effetti a lungo termine invece si riscontrano gravi danni alla salute come lo sviluppo di cancro o malattie cardiovascolari e del sistema immunitario. L’esposizione prenatale e nei neonati è particolarmente dannosa poiché il sistema immunitario non si è ancora sviluppato. Ciò può provocare gravi ritardi cognitivi al bambino. Tra gli effetti più miti delle diossine c’è infine la proliferazione dell’acne ed in particolare di un’acne molto resistente chiamata cloroacne. In alcuni individui le cicatrici provocate da questo tipo di acne possono essere permanenti.
Un’accurata educazione e sensibilizzazione all’argomento, coordinata con lo sviluppo di nuove tecnologie per prevenire l’accumulo di queste sostanze nell’ambiente è dunque fondamentale.