La Spagna si trova ormai immersa in una vera e propria emergenza idrica che sembra quasi essere senza precedenti, ecco alcuni consigli
Ebbene sì, è ormai innegabile oltre che inequivocabile che le regioni meridionali della Spagna si trovino al centro di una vera e propria bufera da cui difficilmente riusciranno a uscire nel giro di poco tempo: da qualche mese, infatti, sono stati trasportati all’interno di un tornado in cui le conseguenze della crisi climatica ormai in atto sembrano essere sempre di più all’ordine del giorno. Inevitabilmente, tra le conseguenze e gli effetti più visibili al momento, non possiamo fare a meno di citare proprio la siccità: situazione che, negli ultimi due anni, ha afflitto anche il nostro Paese come ben sappiamo ma senza, tuttavia, raggiungere gli attuali valori che possiamo ora trovare invece nella penisola iberica.
Basti pensare, infatti, che allo stato attuale delle cose sono ben nove milioni le persone che si sono trovate costrette a far fronte a un problema sempre più imminente e invadente come il razionamento dell’acqua. Ciò che però fa preoccupare sempre di più non è tanto l’attuale gravità in cui si trova la Spagna, quanto più le dichiarazioni e gli allarmi lanciati dagli esperti: secondo loro, infatti, il problema è ben lontano dal risolversi, ma anzi si trova solo ai suoi inizi. Ma cosa possiamo fare noi per riuscire a gestire al meglio questa situazione d’urgenza? Ebbene, per scoprirlo non dovete fare altro che continuare a leggere insieme a noi.
Non è certo la prima volta, purtroppo, che ci ritroviamo a parlare del problema ormai sempre più attuale della siccità: eppure, se fino a qualche decennio fa questa sembrava una situazione importante e urgente ma pur sempre lontana da noi quasi anni luce, ad oggi non ci sentiamo più di poter affermare la stessa cosa. Il cambiamento climatico è infatti come un grande elefante nella stanza: lui è proprio qui, presente nelle nostre giornate in modo quasi invadente, e soprattutto i suoi effetti si stanno palesando davanti ai nostri occhi in modo a dir poco inequivocabile.
Come abbiamo potuto vedere, inoltre, tra i Paesi che sono scesi in prima linea in questo vero e proprio scontro troviamo proprio la Spagna, che da un po’ di mesi a questa parte si trova alle prese con una crisi idrica quasi senza precedenti. In particolare, così come riportare anche da uno dei più famosi quotidiani che è possibile trovare proprio all’interno della penisola Iberica, ovvero El Pais, le città più colpite da questa crisi idrica che sta interessando la Spagna sono proprio Catalogna e Andalusia: ovvero due tra le destinazioni più amate e gettonate da migliaia di turisti ogni anno per le sue tradizioni e la sua cultura invidiate in tutto il mondo.
Per cercare di rendere più chiara e concreta questa situazione, basti pensare che al momento sono ben seicento i comuni che sono stati sottoposti a delle restrizioni idriche come il razionamento sin dalle prime ore del mattino. A questo, inoltre, si aggiungono temperature record ogni giorno di più, un’umidità alle stelle e un clima ormai ingestibile. Ma cosa possiamo fare noi, nel nostro piccolo, per cercare di limitare e contenere questi danni causati da una prolungata siccità che ha colpito la Spagna?
Senza dubbio, una decisiva manovra dovrebbe arrivare dal Governo, tramite investimenti nelle infrastrutture idriche, ma anche attraverso la promozione di pratiche agricole sostenibili e una sensibilizzazione pubblica. Noi, però, non dobbiamo mai dimenticare l’importanza di quella che è al momento e anche per il nostro benessere la transizione ecologica: risparmiare acqua, evitare gli sprechi alimentari e non solo, cercare di camminare quanto più possibile così da contenere di emettere inutili sostanze inquinanti nell’aria.