Pannelli fotoreattori: cosa sono e perché sono importanti per la tutela dell’ambiente. Vediamo come rivoluzionare lo sfruttamento dei tetti
Lavorare per contrastare la crisi climatica è una delle linee che da tempo si stanno seguendo per cercare di invertire la tendenza e far in modo che il pianeta e la vita dell’uomo non continuino a sprofondare nel declino più totale. Oggi grazie a tante nuove conoscenze che sono state acquisite, lavorare in ottica green e ripensare tanti modi di fare ormai assodati, è più facile rispetto al passato.
Ecco allora che aiutare l’ambiente risulta più facile ed immediato, nel mondo del lavoro come in quello giornaliero, tra le mura di casa e non solo. Quando si pensa alle abitazioni, la mente va subito ai pannelli solari, installazioni che consento di avere energia pulita e gratis. Spesso però è necessario affrontare una spesa importante che non tutti possono sostenere, installando dei dispositivi anche molto ingombranti. Oggi le cose possono cambiare ed in meglio con i pannelli fotoreattori in grado di produrre idrogeno attraverso i tetti. Vediamo di cosa si tratta nel dettaglio.
Sostituire i pannelli solari con dispositivi innovativi, meno costosi e anche decisamente meno impattanti. È da queste considerazioni che sono stati pensati i pannelli fotoreattori da parte dei ricercatori del Karlsruhe Institute of technology (KIT) e da alcuni partner canadesi che hanno l’idea di mettere in piedi un sistema che costa poco ed in grado di sintetizzare l’idrogeno attraverso la luce solare.
In poche parole, non si fa altro che produrre idrogeno, gas non inquinante e sul quale si vuole fondare il mondo energetico del futuro, utilizzando il tetto di casa. È a questo progetto che i ricercatori stanno lavorando in un team multisettoriale che al momento si sta concentrando proprio sui pannelli fotoreattori componenti indispensabili di un sistema da installare sul tetto.
Progetti simili che si sono concentranti nello sfruttare altre fonti come l’umidità dell’atmosfera o l’aria sono stati già realizzati quindi nessuno impedisce di proseguire con questo progetto. Come sempre l’ostacolo principale è il costo iniziale, molto elevato, per la costruzione di una tecnologia ad hoc che ancora sul mercato non esiste.