È stata individuata una nuova bioplastica miracolosa: resistente al fuoco e amica dell’ambiente, potrebbe svoltare il settore degli imballaggi. Andiamo a scoprire di cosa si tratta.
In un momento storico dominato dai cambiamenti climatici, il problema dei rifiuti ha un fortissimo peso. Ogni anno generiamo una mole immensa di scarti che fanno salire alle stelle l’inquinamento.
In questo contesto, un grande problema è rappresentato dalla plastica. Solo una minima parte viene smaltita correttamente e il resto è destinato a mettere le radici in chissà quale angolo del globo, restando lì per decadi, visto che ci vuole tantissimo tempo per la decomposizione naturale di questo materiale.
Il tema della plastica e dell’inquinamento è davvero preoccupante e pertanto le si stanno mettendo in campo tutte per trovare delle soluzioni. Dall’eliminare le confezioni monouso di plastica degli alimenti dal peso sotto il kg, alle soluzioni nel segno della sostenibilità, tra le varie opzioni spicca una speciale bioplastica che rappresenta un’alternativa miracolosa che potrebbe portare a una svolta pazzesca. Scopriamone di cosa si tratta e i suoi vantaggi.
La bioplastica resistente al fuoco e sostenibile: i dettagli di questa novità rivoluzionaria
Per dire addio al problema dettato dalla plastica, in tutto il mondo si cercano delle alternative. In questa direzione si è mosso un gruppo di ricercatori dell’Università di Washington, individuando una bioplastica miracoloso. Si tratta di un materiale realizzato con polimeri bioplastici che si degradano – a differenza dei tempi biblici della classica plastica – in men che non si dica, al pari della buccia di una banana. Il processo avviene in circa un solo mese.
Per dare vita a questo composto si è utilizzata la spirulina, polvere particolare di cianobatteri, dal colore verde-azzurro. Facile da reperire, questo materiale ha il pregio di assorbe il biossido di carbonio. Sostenibile e resistente al fuoco, la soluzione individuata è stata plasmata dando vita a dei prodotti che hanno le medesime proprietà della plastica che si usa per le confezioni monouso, rappresentando una potenziale svolta per il settore degli imballaggi.
Il team di ricercatori sta lavorando per affinare le performance di questa bioplastica. Infatti, pur essendo ricca di pregi come la sua resistenza al fuoco e la sua sostenibilità, questo materiale presenta ancora delle criticità. In particolare deve essere irrobustito, in quanto è troppo fragile: non è pertanto ancora pronto per essere prodotto sua scala industriale. Inoltre manca anche di resistenza all’acqua.
Ma gli studiosi sono speranzosi: con piccoli accorgimenti questa soluzione nel segno della sostenibilità sarà ben presto migliorata, portando a una rivoluzionario cambiamento. Introdurre la nuova bioplastica sul mercato significherebbe liberarsi di grandi quantità di plastica, fonte di inquinamento e di rifiuti dalla vita lunghissima, a differenza di questa soluzione che si smaltisce molto velocemente.