L’economia circolare è un modello di produzione e consumo alternativo, che punta sul riutilizzare le risorse per non buttare nulla, dando vita a qualcosa di nuovo. Scopriamo nel dettaglio in cosa consiste e quali vantaggi apporta alle imprese.
Viviamo in un’epoca dominata dai cambiamenti climatici. E in questo periodo non sentiamo parlare d’altro. L’estate 2023 d’altronde è la prova delle ripercussioni dettate dal riscaldamento globale, che si stanno facendo sentire forte e chiaro. L’instabilità climatica è imperante come testimonia il passare dalle temperature bollenti agli eventi estremi tra piogge violente, grandinate e tornadi.
In questo contesto così critico, le si stanno mettendo in campo tutte per invertire la rotta. I governi del mondo sono in pista, adoperandosi nel trovare soluzioni per ridurre l’inquinamento in cui è avvolto il nostro Pianeta. In questa direzione la sostenibilità è la chiave per rendere l’agire umano più in armonia con la natura. Tra le vie per ridurre le emissioni e i rifiuti prodotti spicca l’economia circolare, un modello produttivo e di consumo alternativo, il cui obiettivo è quello di allungare il ciclo di vita dei beni. Il suo scopo è quello di evitare che vengano buttati i prodotti, ma bensì reimpiegati, riducendo così la mole degli scarti.
Considerando il fatto che solo in Europa ogni anno vengono generate 2,2 milioni di tonnellate di rifiuti, la situazione globale è davvero problematica e pertanto si cercano delle soluzioni per invertire la rotta e in quest’ottica l’economia circolare sembra essere una carta vincente, anche se molto deve essere ancora fatto in questa direzione.
Economia circolare: un modello sempre più diffuso, dagli sviluppi ai vantaggi
Riutilizzo, riciclo, riparazione e prestito sono alcuni dei pilastri dell’economia circolare, il cui assunto base è che tutto può essere trasformato, evitando che venga distrutto.
A partire dagli anni Sessanta, si è iniziato a studiare questo modello di business, di cui oggi si parla tanto e che sembra essere la chiave per muoverci verso un futuro più sostenibile.
Si tratta di un paradigma che può essere applicato in tutti i settori: dalla moda, ai trasporti, all’alimentazione, ogni comparto sta sperimentando questa modalità per dare vita a produzioni più sostenibili e innovative.
Applicare un approccio circolare ai modelli produttivi porta con sé molto vantaggi per le imprese. Si riducono i consumi, si risparmia sulla produzione, si inquina meno e si produce nel segno dell’efficienza, potendo monitorare i processi. Inoltre si diminuiscono tantissimo i rifiuti generati.
Risorse sostenibili, allungamento del ciclo di vita dei prodotti e condivisione sono solo alcuni degli elementi di questo modello che sta conoscendo negli ultimi anni un’accelerazione. A livello globale si spinge sempre di più verso l’approccio circolare e lo vediamo dai tanti provvedimenti previsti dall’Ue in termine di smaltimento dei rifiuti, come nel caso della gestione delle vecchie batterie.
A partire dal 2021 l’Ue ha dato il via a un piano di azione nel segno dell’economia circolare per muoversi verso l’obiettivo della neutralità climatica.
Visto quanto si sta puntando sull’economia circolare, questo modello è il futuro: grazie a questo paradigma quando un prodotto finisce il suo ciclo di vita il suo materiale non viene buttato, ma recuperato per dare vita a qualcosa di nuovo. In quest’ottica nulla quindi sarà distrutto, ma bensì sarà trasformato, riuscendo a ottimizzare le nostre risorse e riducendo l’inquinamento generato dall’uomo nonché i suoi sprechi.