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Le mucche salveranno il Mondo, grazie all’ogm rutteranno di meno

Perché le mucche salveranno il mondo? A quanto pare la riduzione di rutti permetterà loro di emettere meno metano. 

mucche tradizionale – Pixabay – OrizzontEnergia.it

I rutti delle mucche lo sappiamo, se ne discute molto ultimamente, sono tra le principali produttrici di metano dal bestiame. Ma a quanto pare i tanti studi posti in essere per contrastare questo inquinamento porteranno degli ottimi risultati.  L’allevatore canadese Ben Loewith vedrà nascere la prossima primavera dei vitellini con una grande peculiarità.

Di cosa si tratta? Saranno tra i primi al mondo ad essere allevati con un obiettivo ambientale ovvero quello di eruttare meno metano. Lo stesso infatti a giugno ha inseminato artificialmente 107 mucche e giovenche con il primo seme di toro presente sul mercato a disporre di un tratto genetico che prevede un basso contenuto di metano. 

Mucche che ruttano meno metano: cosa cambierà?

mucca da allevamento – Pixabay – OrizzontEnergia.it

Quello che è stato posto in essere è un vero e proprio allevamento selettivo per emissioni più basse. Un processo chiaramente accettato ed apprezzato ma a patto che non vengano sacrificati altri tratti. Ma sul punto lo stesso allevatore non ha dubbi, tanto da essere sicuro sulla genuinità della sua prova: “Sembra una vittoria facile”, ha dichiarato lo stesso.

Nonostante questa iniziativa potrebbe rimanere isolata dato che al momento il governo canadese non abbia previsto ancora alcun incentivo d’altro canto sembra proprio che Ottawa stia lavorando per introdurre dei crediti compensativi per la riduzione del metano. Parallelamente vi è anche l’attività di alcuni paesi e aziende alimentari che stanno invogliando gli allevatori a passare ai bovini a basse emissioni.

Tra questi spicca la Nuova Zelanda, per esempio che adotta una tecnica opposta e che consiste nell’aggravare di tasse gli agricoltori per il metano prodotto dal bestiame nel 2025. Colossi mondiali nel settore dell’alimentazione come Nestlé e Burger King stanno affrontando il problema del metano cercando di predisporre una dieta mirata alla mucche stesse. 

pascolo – Pixabay – OrizzontEnergia.it

Proprio in Canada gli scienziati hanno catturato le esalazioni di metano del bestiame allo scopo di misurarle e captarne la rilevanza.  Dai dati che ne sono venuti fuori, si evince che la produzione di metano da bestiame varia da 250 a 750 grammi al giorno. Secondo gli esperti, la selezione per il tratto a basso contenuto di metano – come detto sopra ad inizio articolo – potrebbe bloccare le emissioni delle mucche nel futuro.

Maria Longo

Nata a Catania nel 1987. Conseguita la Laurea Magistrale in Giurisprudenza con una tesi dal titolo “Matrimonio omosessuale: un’analisi comparatistica”, intraprende il percorso forense tra divorzi, procedimenti in Corte D’Appello e Commissione Tributaria. Parallelamente muove i primi passi in ambito giornalistico collaborando con alcune testate locali e scrivendo articoli di diritto con analisi approfondita sulle pronunce più autorevoli della Corte di Cassazione. Appassionata di fotografia, non rinuncia mai alla sua reflex che viaggia con lei, alla ricerca di dettagli da immortalare. Lingue parlate inglese, francese e spagnolo.

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