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Puntura di calabrone o di vespa, come gestirla e quando chiamare i soccorsi

Puntura di calabrone o di vespa, che fastidio! Impariamo a gestirla e capire quando chiamare i soccorsi, eviteremo così spiacevoli conseguenze. 

vespa primo piano – Pixabay – OrizzontEnergia.it

Una minaccia frequente e che si presenta soprattutto in questo periodo dell’anno sono le punture di api, vespe e calabroni. Partendo dal presupposto che i morsi delle api siano quelle frequenti nonché piu’ lievi – salvi i casi di allergia a cui bisogna stare davvero attenti – è importante focalizzarci su quelle di vespe e calabroni perché possono creare delle conseguenze al malcapitato tutt’altro che lievi.

A prescindere di quale dei tre agirà, sulla pelle comparirà un ‘ponfo’ – un’area che si estende a seconda dell’insetto artefice della puntura da 1 a 5 cm di diametro – e sarà arrossata, calda, dolente e pruriginosa. Per evitare di cadere nel panico, è importante sapere come affrontare la puntura degli insetti, per prima cosa imparando a coglierne la gravità della stessa e poi agire di conseguenza.

Puntura di calabrone o vespa, la soluzione antipanico

Vespe, nido – Pixabay – OrizzontEnergia.it

Nel caso delle punture esistono situazioni meno gravi, in cui ghiaccio e pomata sono ottimi per contrastare e guarire. Ma ci sono casi invece che sono molto più gravi, quando si corre il rischio di una reazione allergica o arrivare a uno shock anafilattico, situazioni nefaste che possono anche provocare la morte, quindi c’è ben poco da scherzare. La prima cosa da fare è togliere il pungiglione con un utensile dal bordo sottile, senza schiacciare il suddetto ‘ponfo’ con le dita.

Dopodiché, una volta che avete ripulito la puntura dal corpo estraneo, potrete prendere del ghiaccio e riporlo al di sopra, un refrigerio davvero notevole. Utile altresì fare degli impacchi freddi. Procedere con una pomata cortisonica. Se il ponfo si allarga, procedete con gli impacchi freddi e pomata cortisonica sulla zona interessata dalla puntura.

ragazzo con difficoltà respiratorie – Pixabay – OrizzontEnergia.it

Se il prurito è lancinante e vi è in corso un’infiammazione notevole, è il momento di assumere un antistaminico o un cortisonico per via orale. La situazione diventa grave e pericolosa quando la manifestazione cutanea si espande su tutto il corpo, dando origine ad una vera e propria forma di reazione allergica: rigonfiamento di occhi, bocca e anche della gola sono davvero allarmanti e pertanto necessari da far monitorare al team medico. Un malessere che può provocare una notevole difficoltà respiratoria.

Maria Longo

Nata a Catania nel 1987. Conseguita la Laurea Magistrale in Giurisprudenza con una tesi dal titolo “Matrimonio omosessuale: un’analisi comparatistica”, intraprende il percorso forense tra divorzi, procedimenti in Corte D’Appello e Commissione Tributaria. Parallelamente muove i primi passi in ambito giornalistico collaborando con alcune testate locali e scrivendo articoli di diritto con analisi approfondita sulle pronunce più autorevoli della Corte di Cassazione. Appassionata di fotografia, non rinuncia mai alla sua reflex che viaggia con lei, alla ricerca di dettagli da immortalare. Lingue parlate inglese, francese e spagnolo.

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