Ogni giorno produciamo e sfruttiamo una quantità senza precedenti di elettricità, ma cosa succede invece a quella che non utilizziamo?
Una delle questioni più complesse e soprattutto attuali che ci circondano al giorno d’oggi, riguarda proprio l’inesauribilità o meno delle fonti che ci circondano e dunque dei beni di cui spesso usufruiamo anche ogni giorno, senza però neanche rendercene conto. Si tratta, infatti, di una tema che diventa ogni giorno sempre più attuale, soprattutto nel momento in cui la questione riguardante la sostenibilità e il risparmio diventano ormai via via più attuali e presenti nelle vite di tutti noi. Uno dei principali difetti di tutti noi, infatti, e di cui spesso neanche ci rendiamo conto riguarda proprio la nostra abitudine a consumare in modo perpetuo, quasi infinito e senza davvero mai porre un arresto o un limite alle nostre abitudini.
Ed è proprio questo, d’altronde, il motivo che si pone alla base della forte e ormai ingente crisi climatica a cui stiamo irreversibilmente andando incontro: il nostro pianeta, d’altronde, non è come una fonte inesauribile di risorse e noi lo stiamo apprendendo a nostre spese. Oggi, però, abbiamo deciso di soffermarci in particolare su un bene di cui nessuno di noi riesce davvero a fare a meno: stiamo parlando proprio dell’elettricità. Vi siete mai chiesti che fine fa quella di cui non usufruiamo? Per scoprirlo, non dovete fare altro che continuare a leggere insieme a noi.
Elettricità, dove finisce quella che non utilizziamo
Quando parliamo dell’elettricità, facciamo riferimento a uno dei quei beni o per meglio dire risorse di cui nessuno di noi riesce davvero a fare a meno, e che soprattutto ha posto le radici nel nostro quotidiano molto più di quanto siamo portati a pensare. Ebbene sì, la verità è che in realtà noi siamo molto più dipendenti dalla corrente elettrica di quanto ci piace pensare: solitamente, infatti, associamo questa risorsa alla luce delle lampadine o ancora alla televisione che tanto ci piace guardare sul divano, alla fine di una serata stancante. In realtà, però, sono molte di più le azioni che dipendono da questa risorsa che noi commettiamo ogni giorno e, proprio per questo motivo, in realtà l’energia di cui necessitiamo è molto più ingente di quando crediamo.
Nonostante questo, però, molto spesso potrebbe succedere di non utilizzare tutta l’elettricità che magari abbiamo in accumulo: ma allora cosa succede e soprattutto dove va a finire la corrente elettrica di cui, dunque, non abbiamo usufruito? Per scoprirlo, non dovete fare altro che continuare a leggere insieme a noi. Come prima cosa, per poter comprendere al meglio questo quesito, è bene comprendere una cosa molto importante: in realtà, infatti, questa risorsa non è da intendere come più comunemente facciamo con l’acqua, ovvero che se ad esempio la sprechiamo o non la consumiamo, viene persa e finisce nello scarico. Questo vuol dire che, se non viene sfruttata, la corrente elettrica non viene persa.
Per comprendere al meglio quello che vi stiamo dicendo, basta immaginare un circuito: questo, generalmente, è sempre sotto tensione, ma solo nel momento in cui decidiamo per esempio di accendere l’interruttore per ottenere la luce, allora veicoliamo l’energia e dunque la corrente elettrica viene direzione verso l’utilizzatore (ovvero la lampadina) che funge da carico. Dunque, l’elettricità verrà assorbita in modo direttamente proporzionale alla potenza e al consumo: ciò vuol dire che, in assenza di accensione dell’interruttore, non ci sarà nessun consumo di energia. C’è però anche un’altra casistica da poter prendere in considerazione: ovvero quella in cui si vengono a generare degli accumulatori in cui incamerare l’energia in eccesso e di cui non usufruiamo, come se andassimo a creare delle scorte di cui poterci servire in un secondo momento.