Se quasi la totalità del nostro corpo è sensibile ai pizzichi, il gomito è un zona particolare: se proviamo a pizzicare la pelle non proviamo dolore.
Tutto risiede nella struttura della nostra pelle. Se la quasi totalità del nostro corpo presenza aree molto sensibili, ad esempio molto soggette al solletico oppure al dolore, ve ne sono altre meno delicate. Una di queste è proprio la pelle del gomito, ma anche quella del ginocchio o del palmo delle mani. In queste parti del corpo, infatti, lo strato di epidermide è decisamente più spesso rispetto al resto.
Non soltanto la pelle di queste zone è più spessa, quindi fornisce una barriera maggiore, ma, al di sotto, non presenta vasi sanguigni e neanche tessuto nervoso. Va da sé che la sensibilità, in questo caso, risulta minore. Il dolore, che può essere causato da un pizzico, scaturisce dai neuroni nocicettivi, i quali inviano al cervello l’impulso elettrico. Questi neuroni sensoriali non sono presenti nel gomito.
Pizzicare la pelle del gomito, il dolore è assente per via dei nocicettori
I nocicettori sono terminazioni di neuroni sensoriali che hanno il compito di segnalare al cervello potenziali danni al tessuto. Sono presenti in ogni essere vivente sul pianeta, ad eccezione dei placozoi, organismi marini privi di sistema nervoso. Questi neuroni sono presenti in quasi ogni parte del corpo e rispondono a stimoli di varia natura, che possono essere maccanici, termici, chimici.
I nocicettori sono articolari, viscerali, muscolari e cutanei. Ma i gomiti non solo sono poco sensibili al dolore, ma sono anche più soggetti a screpolature e cute secca. Succede perché, in questa zona non vi sono ghiandole sebacee a protezione delle pelle, e quindi non riescono a mantenerla idratata come nel resto del corpo. La secchezza è data sia dalla mancanza delle ghiandole sebacee che dal frequente movimento del braccio.
La parte più complessa del corpo umano
Il gomito deve avere una pelle elastica, capace di allungarsi e di ingrossarsi. È la parte più flessibile del corpo. Insomma, questa zona è davvero particolare, e proprio perché meno sensibile, quindi meno capace di inviare segnali di danno, e più soggetta a screpolature, occorre mantenerla in salute. In che modo?
Si possono applicare efficaci creme per ridurre le screpolature e la secchezza, mantenendo il gomito elastico e idratato, così come si può ricorrere a esfoliazioni per rimuovere le cellule morte. Tuttavia, nonostante la poca sensibilità cutanea, il gomito è un’area molto fragile, soggetta ad altri tipi di dolore.
Ad esempio, il gomito è attraversato dal nervo ulnare, questo nervo, molto spesso, subisce una compressione, procurando una sensazione davvero fastidiosa, con intorpidimenti alle mani e dolore all’avambraccio. L’articolazione del gomito è forse una delle parti più complesse del corpo umano, essendo suddivisa in tre sezioni: omero ulnare, omero radiale e radio ulnare.
Queste sezioni interagiscono tra loro e si muovo grazie all’impiego di una decina di muscoli. Il nervo ulnare attraversa il gomito ed è separato dallo strato cutaneo solo da un legamento fibroso interposto tra due ossi, chiamato legamento di Osborne. In pratica, il nervo ulnare resta scoperto ed è ad alto rischio traumi. Quando si sbatte il gomito si prova un dolore lancinante che raggiunge le dita della mano, attraversando tutto l’avambraccio.