Caricabatteria attaccato alla presa, una cattiva abitudine che potrebbe costarti caro: la cifra

Lo sapevi che tutti condividiamo, senza saperlo, una abitudine che potrebbe costarci caro? Parliamo del caricabatteria sempre vicino la presa

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Caricatore cellulare (Pixabay) – Orizzontenergia.it

Ebbene sì, quando parliamo del nostro smartphone e in particolare del caricabatteria, senza neanche rendercene conto in realtà tutti noi condividiamo alcune abitudini che compiamo in modo quasi naturale e istintivo. Tra queste ce ne sono alcune che potremmo definire più innocue e altre, invece, che figurano senza dubbio tra quelle nocive e dannose per noi, per i nostri apparecchi digitali e per finire anche per le nostre finanze: proprio per questo motivo, siamo per parlarvi proprio di una pessima abitudine che tutti noi abbiamo inevitabilmente e di cui spesso neanche ci rendiamo conto. Stiamo parlando della pratica di lasciare sempre il nostro caricabatteria attaccato alla presa, ma che in realtà potrebbe arrivare a costarci anche molto più di quanto pensiamo: ecco, infatti, quanto il suo utilizzo può pesare sui nostri consumi.

Come ben sappiamo, quando parliamo dei nostri smartphone ci riferiamo a un qualcosa che ormai utilizziamo tutti i giorni e soprattutto tutto il giorno: restare anche solo qualche minuto senza il nostro cellulare a portata di mano, infatti, ci sembra a dir poco impensabile. Un’abitudine, questa, che ha dell’incredibilità soprattutto se pensiamo ai progressi fatti proprio da questo settore nell’arco di soli dieci o quindici anni: insomma, siamo passati dal vedere questo apparecchio utile solo a qualcosa come le chiamate, a contenere al suo interno tutto il nostro mondo. Proprio per questa nostra tendenza ad averlo sempre e costantemente con noi, però, inevitabilmente ci esponiamo anche alla realizzazione di alcune pratiche e abitudini in realtà sconsigliate e controproducenti proprio per noi: continuate a leggere  insieme a noi per sapere di cosa stiamo parlando.

Presa, le conseguenze del caricabatteria sempre attaccato

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Caricatore cellulare (Pixabay) – Orizzontenergia.it

Nel momento in cui, come ben sappiamo, utilizziamo i nostri smartphone in modo costante e soprattutto quotidiano, ci viene spontaneo e quasi naturale fare un continuo e spesso spasmodico utilizzo del nostro caricabatteria. Anzi, i più ansiosi non faranno altro che rimanere proprio nei paraggi di una presa soprattutto quando scendono al di sotto di una specifica percentuale di batteria che per loro è preoccupante e allarmante: l’ansia di rimanere senza carica è, infatti, sempre più diffusa tra tutti noi. E, proprio per comodità, sono sempre di più le persone che condividono un’abitudine che in realtà potremmo definire in tanti modi meno che consigliabile e soprattutto favorevole per noi e il nostro stile di vita: stiamo parlando della pratica di lasciare il proprio caricatore costantemente attaccato alla presa.

Ebbene, nonostante si tratti di una pratica senz’altro comoda ed efficace per le nostre abitudini, in realtà proprio questa abitudine si è rivelata essere molto dannosa per il nostro portafogli: pare, infatti, che il lasciare il caricabatteria costantemente attaccato a una presa attiva abbia un peso non indifferente sul nostro bilancio mensile e non solo. Molto spesso, infatti, questo viene visto solo come un banale accessorio, ma in realtà l’energia che arriva a consumare e dunque il suo bilancio all’interno delle nostre bollette può essere anche molto ingente: ma di quanto stiamo parlando, nel concreto? Cerchiamo di scoprirne di più.

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Caricatore cellulare (Pixabay) – Orizzontenergia.it

Quello che molti spesso sottovalutano è che, nel caso del caricabatteria, il consumo di energia elettrica non si attiva solo al momento dell’utilizzo e dunque quando ci troviamo a caricare effettivamente il nostro smartphone, ma anche quando questo oggetto è molto più semplicemente attaccato alla presa in modo passivo. Certo, si tratta senz’altro di un consumo meno ingente e più piccolo, ma rappresenta in ogni caso una spesa inutile e non necessaria di cui potremmo senz’altro fare a meno. Nello specifico, si tratta di un consumo che può andare dai trentacinque ai settantacinque centesimi fino ad arrivare, per i vecchi dispositivi, a un massimo persino di tredici euro.