Scoperto metallo che si auto-ripara: non è fantascienza ma tutto verificato da un equipe di esperti. Dopo vari studi se ne può finalmente parlare anche se ancora ci sono da chiarire alcuni punti importanti.
La ricerca scientifica non ha mai fine, e di tanto in tanto si sentono delle nuove che circolano sul web. L’attenzione odierna, è per una circostanza che ha lasciato davvero di stucco per prima chi ha avuto modo di osservare il tutto con i propri occhi. Una scoperta tecnologica ultra impressionante: un metallo che si auto ripara.
A me, personalmente, è venuto subito in mente la scena famosa di un film che fu un successo epocale al botteghino: Terminator. Quanti di voi sono stati sulla mia stessa lunghezza di pensiero? Ricordo perfettamente la prima volta che ho avuto modo di guardare il film; rimanevo impressionata da come uno dei protagonisti si feriva e poi, automaticamente, si auto-riparava perché composto di metallo.
Mi dicevo che mai si sarebbe verificato una situazione del genere in realtà. A quanto pare ho parlato troppo presto perché il risultato della ricerca è davvero strabiliante. Esiste un importante centro di ricerca situato negli Stati Uniti e denominato Sandia National Laboratories. Capiamo di cosa si tratta.
Un metallo che si auto-ripara è oggi accertato da un team di scienziati: l’elemento ha lasciato senza parole gli esperti del settore
Sono un insieme, appunto, di laboratori la cui principale attività è quella di far proliferare la tecnologia per la sicurezza mondiale. Il sito, di enormi dimensioni, ha una grande valenza per quanto concerne la ricerca e lo sviluppo degli armamenti nucleari. Dovrebbe essere il tutto posto sotto un’azione pacifica e siamo sicuri che lo è.
Questo “capannone”, che si trova oltreoceano, vuole prevenire qualsiasi evento di emergenza per evitare terribili impatti per gli utenti. Le persone che ci lavorano sono altamente competenti e fanno parte di una selezione accurata e rigorosa. Solo dei veri e grandi professori e ingegneri e anche chimici fanno parte di un entourage eccezionale.
Ritornando al famigerato metallo, il team dei professori che ha tenuto banco alla ricerca, hanno avuto modo di osservare che un metallo, di cui ancora non è stato reso il nome scientifico, si è rimarginato da solo. In pratica è come se le feritoie o le fenditure di cui era composto, si sono riempite della stessa materia di cui è composto.
Avete presente quando vi ferite e vi siete fatti un taglio? Nel nostro caso umano corre subito il sistema immunitario a tamponare e dopo qualche tempo si rimargina la cicatrice e non si nota più nulla. Ecco questo può essere un’idea di come immaginare l’episodio di cui sono testimoni gli esperti.
Di bello è che qui non si parla di una sfida fra colossi dai nomi importanti come Tesla, Elon Musk o Bill Gates. Anche loro realizzano faccende che promettono una realtà comoda e social. Siamo su un altro pianeta.
I laboratori del Sandia, si occupano da sempre di sperimentazione attuata per il conseguimento di migliorie nel campo tecnologico e scientifico. È un vero fiore all’occhiello la loro missione ininterrotta. Sono proprio loro quelli che stabiliscono la pace ma che sono i primi a correre in situazione di emergenza con le loro scoperte.
Il metallo che si auto ripara porterà di sicuro un apporto positivo soprattutto in quelle costruzioni dove vivono dei controlli continui. Palazzi, grattacieli e ponti, costruiti con l’utilizzo di questo metallo che si auto-ripara, può davvero essere un’ottima prerogativa per il futuro.