La Brugmansia suaveolens è una pianta velenosa nota anche come trombone d’angelo. Scopriamo insieme quali sono tutte le sue peculiarità e le curiosità che lo rappresentano.
Se il mondo delle piante ti affascina sin da quanto sei piccolo allora non puoi proprio perderti la pianta che andremo a scoprire oggi. Si chiama Brugmansia suaveolens ed è una pianta arbustiva tropicale estremamente velenosa e che molto probabilmente avrai già visto. E’ originaria del Sud America, nello specifico delle Ande tra Colombia e Cile. Vediamo allora cosa c’è da sapere su di lei.
Nota anche con il nome di Trombone d’angelo, questa pianta velenosa appartiene alla famiglia delle Solanacee e comprende 7 sottospecie. E’ molto simile ad un’altra pianta velenosa, la Datura Stramonium e proprio per questo motivo fino al secolo scorso apparteneva al genere Datura. Insieme allo Stramonio è una delle piante più velenose al mondo.
Questa pianta può essere coltivata sia in vaso che in giardino. Soffre il freddo, motivo per cui se si vive in una zona dal clima rigido è bene coltivarla in vaso e ripararla da venti e correnti d’aria. Se invece si vive in una zona temperata è possibile coltivarla in terra piena, ma la posizione deve essere sempre riparata.
Per questa pianta è necessario un terriccio calcareo, un tipo di terreno estremamente drenante e ricco di sostanza organica. Se si opta per la coltivazione in vaso andrà bene anche un terreno argilloso con uno strato basale di sabbia.
La Brugmansia suaveolens va annaffiata sempre, poiché il terreno non deve mai rimanere secco. Durante l’estate la si può innaffiare anche tutti i giorni, mentre durante l’inverno si può procedere con un paio di annaffiature alla settimana.
La potatura è un’operazione molto importante per questa pianta. Si tratta infatti di una specie invasiva che tende a crescere senza misura, un po’ come fa l’edera. Bisogna quindi procedere con potature regolari, eliminando anche le parti secche.
Si può concimare la brugmansia all’inizio della primavera, in modo da promuovere la fioritura. Per farlo si può utilizzare un fertilizzante liquido per piante da fiore. Il fertilizzante deve essere a base di azoto e potassio e andrà utilizzato diluito una volta al mese.
E’ possibile riprodurre la Brugmansia suaveolens con due metodi. Il più conosciuto è il metodo per talea, che consente di utilizzare un ramo di un esemplare maturo, dal quale si otterrà la nuova pianta. Il ramo dovrà essere lungo 30 cm e dovrà essere piantato in un substrato di sabbia e torba. Dopo circa 14 giorni spunteranno le prime radici e si potrà procedere al rinvaso. L’altro metodo consiste nella semina, tuttavia lo sconsigliamo poiché non è così semplice trovare dei semi di brugmansia suaveolens.
Come tante altre piante, anche il trombone d’angelo è soggetto a parassiti e malattie. Tra i principali nemici di questa pianta troviamo la mosca bianca, il ragnetto rosso, la cocciniglia e gli afidi.
Essendo una pianta velenosa non è benefica per la nostra salute ed anzi è molto pericolosa.
La Brugmansia suaveolens è quindi una pianta molto bella da coltivare a casa, ma è fortemente sconsigliata a chi vive con animali e bambini, poiché estremamente tossica ed in alcuni casi può portare anche alla morte.