Recupera dalle acque qualcosa di veramente strano: le immagini che descrivono la situazione di laghi e fiumi. Indicibile
Il web ci riserva sempre molte sorprese e spunti per riflettere. I contributi che ogni giorno vengono diffusi in rete sono tantissimi, alcuni divertenti e pensati apposta per regalare momenti di svago, altri decisamente più seri, tanto che a volte mostrano quello che forse rimarrebbe insabbiato. Dal Instagram a Facebook fino a TikTok, c’è tanto da apprendere da queste piattaforme.
Sicuramente il problema dell’inquinamento delle acque è molto sentito con testimonianze che mostrano cosa si trova oggi tra fiumi, torrenti e piccoli ruscelli. Tutti dovremmo dare una mano per migliorare la situazione che oggi affligge il pianeta, non solo facendo una raccolta differenziata a modo e minuziosa, evitando che nelle discariche finiscano il minor numero di rifiuti, ma anche ripulendo quello che noi stessi abbiamo gettato in luoghi non deputati. Vi mostriamo cosa è stato trovato.
Spesso si realizzano delle campagne di sensibilizzazione per ripulire spiagge, fiumi e laghetti con numeri che sono sempre sensazionali: sacchi e sacchi di rifiuti strappati alle acque che avrebbero potuto subire un ciclo diverso. Molte altre ci sono delle iniziative di singoli cittadini che provano a dare il proprio contributo per l’ambiente.
È quello che ha fatto un uomo che ha deciso di ripulire un fiume dalla sporcizia. Ha tirato fuori rifiuti di ogni genere, poi la sua attenzione si è focalizzata su qualcosa di marrone. Di cosa si tratta? Di qualcosa di marrone, che sembra quasi un animale morto, peloso e pieno zeppo di fango. A prima vista dà l’idea di una carcassa di animale.
L’uomo filma tutto: lo recupera con le mani attrezzate con i guanti, lo scruta attentamente, lo muove e si accorge che è un peluche pieno zeppo di fango e immondizia, dall’aspetto duro e non più soffice. Insomma un vero e proprio detrito che aveva accolto attorno a sé parte della sporcizia che si trova nelle acque. Per fortuna è stato eliminato facendo in modo che le acque fossero meno sporche e libera da un rifiuto che sarebbe finito in mare e poi negli oceani a vagare per tantissimi anni.