Il glicine è una pianta rampicante caratterizzata da un profumo davvero inebriante. Scopriamo insieme come coltivarla al meglio.
Il glicine è una pianta rampicante molto resistente utilizzata come pianta ornamentale perfetta per arredare balconi e terrazzi. Il suo potere rampicante viene infatti sfruttato per riempire i pergolati di fiori profumati che creano un’atmosfera davvero unica. Ecco alcuni consigli per coltivarlo.
Questa pianta appartiene al genere Wisteria ed alla famiglia delle Fabacee. E’ caratterizzata da delle foglie a forma di penna, leggermente pelose e da dei frutti simili a fagioli, lunghi circa 15 cm. In natura questa pianta può superare anche i 30 metri di altezza.
Ci sono diverse curiosità interessanti da conoscere circa il glicine. Ad esempio, molte piante di glicine si arrotolano in senso orario, altre invece si arrotolano in senso antiorario. Ciò dipende dalla provenienza delle piante. Quelle che provengono dall’emisfero australe lo fanno in senso orario, mentre quelle che provengono dall’emisfero boreale in senso antiorario. Il glicine, inoltre, può vivere fino a 100 anni, divenendo una delle piante d’appartamento più longeve.
Può essere coltivato sia in terra piena che in vaso purché si trovi in pieno sole. E’ possibile scegliere un luogo in penombra ma la fioritura ne risentirà.
Il glicine necessita di un terreno ricco di sali minerali, ma soprattutto di un terreno argilloso che possa migliorare il drenaggio. Un terreno calcareo, invece, potrebbe provocare clorosi che causerà un ingiallimento delle foglie.
Si deve annaffiare la pianta in maniera abbondante, soprattutto dopo averla piantata. Pian piano, poi, si possono ridurre le annaffiature. In genere dovrai annaffiare la pianta una volta ogni 2 settimane.
Puoi potare la pianta due volte all’anno, una volta in inverno ed una in estate. D’inverno dovrai aspettare che cadano le foglie, accorciando i rami nuovi e promuovendone la crescita. Ecco come potarlo nel dettaglio.
Per concimare il glicine è consigliabile utilizzare un concime a lenta cessione granulare. Puoi utilizzarlo verso marzo e verso novembre. Se invece, vuoi solo promuovere la fioritura puoi diluire del concime per piante da fiore nell’acqua, ed utilizzare la soluzione per annaffiare la pianta.
Il modo migliore per moltiplicare il glicine è la talea. Preleva un ramoscello di glicine lungo circa 10 cm e lascialo in acqua. Una volta fuoriuscite le radici potrai pensare di interrarlo. In alternativa puoi chiedere al tuo giardiniere di procedere con un innesto.
Uno dei peggiori parassiti che affligge il glicine è l’afido nero. Questo insetto attecchisce principalmente in primavera e soprattutto nelle zone umide. Anche il ragno rosso colpisce questa pianta, ma al contrario agisce nelle zone asciutte, colpendo però tutta la pianta e non solo una zona.
Esistono alcuni benefici che può offrire questa pianta. In passato, infatti, il glicine era utilizzato per alleviare i dolori dovuti alle infiammazioni. Altri invece lo utilizzano ancora oggi per combattere l’insonnia.
Per concludere, il glicine è una pianta stupenda che merita di essere coltivata in casa. Grazie ad essa potrai realizzare stupendi giardini rampicanti donando un tocco di eleganza alla tua casa.