Cimice pruriginosa alla base di ponfi e prurito a seguito di escursioni e passeggiate all’aperto. Lo sapevi? Conosciamola meglio
L’estate è la stagione perfetta per passeggiate ed escursioni all’aria aperta, momenti per stare a contatto con la natura, scoprire posti nuovi e vivere piccole avventure e momenti di svago con la famiglia e gli amici. Quante volte, però, è capitato di avere prurito e ponfi che cominciano a farsi sentire sulla strada del ritorno o quando si giunge a casa?
Sicuramente diverse volte se si è assidui frequentatori della montagna e si amano fare le escursioni all’aria aperta. Potrebbe essere “colpa” della Trombicula: un acaro molto piccolo, quasi quanto un granello di sabbia, di colore rosso, che viene anche chiamato cimice pruriginosa. È proprio questo piccolo esserino che crea delle dermatosi con manifestazioni simili ad una puntura di insetto. Conosciamolo meglio e vediamo cosa è bene sapere.
Trombicula è piccola, nella maggior parte dei casi non si vede, ma agisce. Proprio nel periodo tra la primavera e l’estate depone le sue uova che si schiudono nel giro di 10 giorni. Non si tratta di un insetto ma di un aracnide che si nutre della bassa vegetazione ma anche di proteine animali. Ecco perché cerca un ospite al quale attaccarsi, ovvero un animale, compreso l’uomo.
Ecco allora che avviene il contatto. In quali zone? Dove l’epidermide è più sottile attaccandosi su caviglie, cosce, polsi, pancia, seno. Si muove in modo veloce alla ricerca del punto perfetto per iniziare a “mangiare” effettuando una lieve puntura. Non si sente, infatti, dolore in quanto la puntura è impercettibile e la presenza dell’animale sulla pelle passa inosservata. Resta, infatti, per poche ore sul corpo, il tempo di procurarsi il suo pasto e abbandonare il terreno.
Di solito l’attacco sul corpo umano avviene nel pomeriggio, quando le temperature sono più alte e superano i 19°C. Ma perché si sente prurito se la puntura non si avverte? Perché la saliva della cimice contiene un potente enzima digestivo che va ad infiammare e irritare i tessuti che si trovano intorno alla zona dell’epidermide colpita. Il prurito, tra l’altro non è immediato ma si sviluppa, a volte, anche il giorno dopo l’escursione o anche dopo due giorni. Tra i soggetti più colpiti ci sono le donne ed i bambini in quanto hanno una pelle più delicata e sottile.