Se ti interessano i fiori rari non puoi farti sfuggire la Rafflesia Arnoldi. Andiamo alla scoperta di questa rarità.
E’ uno dei fiori più rari al mondo. Si chiama Rafflesia Arnoldii, anche detta Rafflesia Tua-Mudae ed è anche chiamato il fiore cadavere. Oggi questo fiore è uno tra quelli maggiormente a rischio estinzione e si trova nella foresta pluviale indonesiana.
Questa pianta vive in simbiosi con il viticcio Tetrastigma, grazie al quale può nutrirsi. Non è dotata di radici, né di foglie, ma solo di un grande fiore rosso che la rende unica nel suo genere.
Questa pianta è sicuramente ricca di curiosità interessanti da conoscere. In primo luogo il nome “fiore cadavere” deriva dal suo particolare odore nauseabondo, che appunto ricorda un po’ quello di un cadavere in putrefazione, come anche quello dell’Aro Titano. Questo fa sì che intorno a questo fiore girino sempre mosche e scarafaggi. In più non è per niente semplice vedere un suo fiore, poiché fiorisce solo una volta ogni 10 anni.
Il fiore è formato da un solo petalo. Questo petalo all’interno è rosso mentre all’esterno è verde. In totale il fiore ha un diametro di circa 1 metro ed è infatti il fiore più grande del mondo. Questo può restare in vita solo per 7 giorni. Questa pianta ha ispirato i creatori dei Pokèmon che dal Rafflesia Arnoldii hanno potuto realizzare il noto Pokèmon Vileplume.
Partiamo dal presupposto che la Rafflesia Arnoldii è una pianta che non può essere coltivata poiché i suoi semi germinano all’interno dell’apparato digerente di alcuni roditori delle foreste pluviali. Inoltre, solo alcuni insetti possono trasmettere il polline dalla pianta maschile a quella femminile. I consigli che vedremo oggi, dunque, sono puramente informativi circa la vita di questa pianta.
La Rafflesia Arnoldii è una pianta che vive all’ombra nelle foreste pluviali, dove la temperatura media si aggira intorno ai 20 gradi circa. Teme molto il freddo e gli sbalzi di temperatura.
Non avendo radici, la Rafflesia Arnoldii non necessita di un terreno, ma le basta il viticcio Tetrastigma con il quale vive in simbiosi.
I pochi che possono coltivare questo fiore, lo annaffiano dall’alto verso il basso, in maniera graduale. Si smette di annaffiare la pianta solo quando l’acqua inizia a fuoriuscire dai fori di drenaggio.
Questa pianta non necessita di potatura.
La concimazione di questa pianta viene effettuata con un concime organico una volta ogni 2 settimane.
Purtroppo questa pianta può essere moltiplicata solo tramite l’impollinazione di particolari insetti che vivono nelle foreste pluviali dell’Indonesia.
Fortunatamente queste piante non vengono colpite da parassiti o malattie, per via del cattivo odore che emettono.
Non esistono particolari benefici legati a questa pianta.
In conclusione, questa pianta straordinaria in via d’estinzione non può essere coltivata da tutti, se non da pochi esperti.