La felicità ha un nome ed appartiene ad un cittadino francese, la scienza ha potuto svelare questo strano mistero
La ricerca della felicità è uno degli scopi di ogni persona, una ricerca che tuttavia sembra non finire mai. Spesso succede di sentire storie di suicidio di persone che apparentemente non sembravano avere problema alcuni, ricchezza, fama e salute, però, possono non bastare e questo è dovuto proprio al natura umana, sempre in cerca di miglioramento e di un qualcosa in più.
Questo non è tuttavia il caso del francese Matthieu Ricard, un uomo che la felicità è stato in grado di trovarla davvero ed in maniera completa. Anche scrivendo su Google “uomo più felice del mondo“, il primo nome che esce fuori è quello di questo emblematico cittadino, ma chi è davvero costui? E cosa lo rende così felice?
La felicità non è fatta di ciò che abbiamo o non abbiamo ma dello stato d’animo in cui ci poniamo. Questo mantra l’avremo certamente letto qua o la, ma la storia di Matthieu Ricard è la conferma che non si tratta solo di parole, ma di una possibilità concreta.
Il cittadino in questione è un emblematico francese classe 1946 che nella sua vita ha percorso una strada particolare. Prima un brillante percorso accademico e poi un dottorato in genetica cellulare che lo ha portato fino alle pendici dell’Himalaya dove, lontano dai laboratori, ha deciso di intraprendere la vita monastica, divenendo un monaco tra i più conosciuti, una figura pregna di spiritualità conosciuta ormai in tutto il mondo.
Oltre alla sua vita contemplativa Ricard ha coltivato diverse passioni tra cui la fotografia, la scrittura e la traduzione, tuttavia, una delle sue iniziative più nobili è sicuramente la creazione dell’associazione umanitaria Karuna-Shechen, pensata per portare aiuto a coloro che vivono in condizioni di disagio.
Ma perché Ricard viene spesso citato come l’uomo più felice al mondo? Questo cittadino francese è un membro attivo del Mind and Life Institute e non ha mai dimenticato le sue radici scientifiche. Quest’istituto si dedica all’analisi e comprensione del funzionamento della mente, in particolare in relazione alla diminuzione della sofferenza interiore e, nel contesto di queste ricerche, Ricard è diventato un punto di riferimento fondamentale.
Negli ultimi decenni i neuroscienziati hanno intensificato i loro sforzi per capire se e come la mente possa essere “allenata”, magari attraverso la meditazione, per favorire pensieri d’amore e gentilezza, con l’obiettivo di stimolare aree del cervello associate a emozioni positive. In questo panorama Matthieu Ricard si è offerto come volontario dimostrando una correlazione diretta tra meditazione e attivazione di aree cerebrali legate al benessere e alla felicità.
Il riferimento a Ricard come l’uomo più felice al mondo ha avuto origine in un documentario che esplorava questi studi divenuto molto popolare, quindi potrebbe non essere davvero lui l’uomo più felice del mondo, ma sicuramente uno di quelli maggiormente in grado di coltivare questa felicita.
Uno studio del 2008, guidato da Richard Davidson, aveva già rivelato come le pratiche contemplative inducano modificazioni positive nel cervello umano, ed anche a questo studio Ricard aveva già preso parte, confermando tale assunto. Anche se le basi dell’uomo più felice del mondo sono scientifiche, questo ha dimostrato come scienza e spiritualità siano spesso legate da un filo sottile, oltre al fatto che la felicità non è materiale ma un viaggio che non ha mai fine.