Arriva una novità importante per il mondo dei cimiteri: una bara organica ha visto la luce grazie a un’intuizione di una start-up olandese. Scopriamo come funziona.
Bara organica, la novità (Pexels) – Orizzontenergia.it
Quando si parla di morte, la maggior parte delle persone desidera cambiare argomento. Si tratta di un tema che, spesso, genera sensazioni spiacevoli, tra ansia e paura.
D’altronde il timore di andare oltre il velo perseguita l’uomo da sempre e ci si è sempre interrogati in merito a cosa accada davvero quando la vita finisce: da chi affronta la questione in modo scientifico, a chi invece ne dà un’interpretazione spirituale, a tutti è capitato di fermarsi a riflettere su questa tematica. Soprattutto quando magari abbiamo perso un nostro caro e ci siamo trovati a in un cimitero a dargli l’ultimo saluto. Proprio sul mondo dei funerali arriva una novità importante.
Se almeno una volta nella vita ti sei chiesto se, quando andrai nell’aldilà, sceglierai la bara classica o la cremazione, spunta un’altra possibilità: la bara organica. Si tratta di un’innovazione che vuole trovare un’alternativa ecologica alle ordinarie soluzioni, che hanno un grande impatto sull’ambiente.
La cremazione, infatti, genera nell’atmosfera circa 400 kg di anidride carbonica e la bara in legno impiega 20 anni per la sua decomposizione. Proprio per questo una star-up olandese si è rimboccata le maniche, studiando una soluzione che renda la morte in armonia con la natura. Il risultato è una bara eco-friendly super innovativa: andiamo a scoprire come funziona.
Bara organica: in cosa consiste, i suoi vantaggi e dove sta spopolando
Cimitero (Pexels) – Orizzontenergia.it
Sempre più spesso sentiamo dire di quanto sia necessario rendere la vita dell’uomo più in armonia con la natura. Tra i tanti aspetti dell’esistenza ripensati in ottica ecologica, non manca all’appello la morte, tappa con cui tutti i noi – si spera il più tardi possibile – dobbiamo fare i conti (qui trovi un approfondimento sulle teorie più diffuse in merito a cosa accade quando si va oltre il velo).
Per rendere questo evento in armonia con l’ambiente arriva una soluzione green, ovvero la bara ecologia creata dalla star-up olandese Loop. L’innovativa cassa da morto è creata con il micelio, ovvero il corpo del fungo ramificato sotto terra.
Questa particolare invenzione è battezzata sotto il nome di “Living Cocoon”, che significa bozzolo vivente. Il suo funzionamento si basa sulla biodegrabilità, in quanto le tossine rilasciate dal corpo defunto vengono neutralizzate etrasformate in un composto che funge da nutrimento del terreno, permettendo così il suo rifiorire. A rendere possibile tutto questo è il lavoro del fungo. In generale questo organismo è impegnato nel trovare prodotti di scarto da usare per nutrire il terreno.
Bara organica (Pexels)- Orizzontenergia.it
Miscelato con il legno stampato, il micelio dà vita a una bara vivente che in circa 7 giorni compatta le sostanze, accelerando il processo di decomposizione del corpo che avviene in sole 6 settimane, senza necessità di calore ed elettricità.
Il progetto sta conquistando molto all’esterno in particolare in Germania, Belgio e Olanda, dove sono già state acquistate circa 100 bare organiche. In particolare la novità è apprezzata per il suo funzionamento volto a rendere il passaggio nell’aldilà virtuoso e in armonia con il tutto e dicendo addio all’inquinamento dettato dalla tradizionale gestione dei defunti. In Italia, invece, questa nuova tipologia di bara dall’animo eco non è ancora stata usata, non essendo ancora legale.