La scoperta nel deserto ha sempre un che di magnifico e misterioso. I nuovi rinvenimenti hanno sconvolto il mondo e in primis i ricercatori. Cosa è emerso di così eclatante?
Il deserto sembra una maschera di sabbia eppure quella lunga distesa di rena fine nasconde tante di quelle sorprese da rimanere di stucco. Partiamo subito col descrivere cosa hanno scoperto gli esperti che non si stancano mai di stanare ogni angolo delle dune in Africa.
Da un po’ di tempo circolava una foto che ritraeva una cascata, pensate di acqua? Impossibile sotto il caldo torrido che come si sa, è provvisto solo di qualche recondita oasi che macchia raramente i tanti kilometri assolati. Qui si parla di una cascata di sabbia continua.
Qualcuno vociferava di un fake anche con tanto d i immagine ma non è così. Nel deserto esistono le tempeste di sabbia e quando il vento soffia forte provoca uno spostamento che sgretola le montagne intorno e trasporta una grande quantità di granellini fino agli strapiombi.
Avete mai sentito parlare della Porta dell’Inferno? E’ una voragine enorme aperta sul suolo in Turkmenistan dove fuoriesce gas metano in maniera sproporzionata. I geologi hanno deciso di dare fuoco per evitare che il liquido possa dispendersi nell’aria. Il cratere gassoso Darvaza è imponente e brucia da anni.
Guardate questa roccia gigante divisa in due, non da una spada certo. Come è possibile una struttura del genere in mezzo al nulla? La roccia di Al Naasla si trova in Arabia Saudita e non mette d’accordo gli scienziati. Non si comprende come sia stata intagliata in maniera così perfetta proprio al centro.
Gli uomini datati non potevano reciderla in quanto non possedevano di certo gli strumenti necessari. Il taglio sembra essere stato eseguito alla perfezione e solo un laser avrebbe potuto farlo. Il fatto è che la pietra ha 4 mila anni, ha una lunghezza di 7 metri e da lì non si schioda.
Arriviamo ora ad un altro fatto curioso. Proprio nel deserto è stata rinvenuta una nave antica. Di solito i relitti si trovano nelle profondità marine e invece questo giace sulla sabbia. E’ come se fosse rimasta “ingolfata” mentre circolava. Ma le barche non camminano, al massimo naufragano.
In realtà quella che vedete nel video qui sopra è una barca che batteva bandiera portoghese salpata circa 500 anni fa. All’interno sono stati trovati cimeli e dobloni. Il classico tesoro che si nasconde nella stiva.
La scoperta è stata fatta ad opera di alcuni minatori che lavoravano per una nota catena di produttori di diamanti. Il valore delle ceramiche del relitto si ritiene maggiore all’oro ritrovato. La stima è intorno al milione di dollari.
Il tempo forgia e conserva, lo spettacolo non si ferma e a volte la scienza non riesce a tenere testa alla forza della natura. Tanti altri eventi, plasmati non da mano umana, sorprenderanno sempre lasciando l’incognita.