L’assenzio è noto per essere un liquore, ma è prima di tutto una famosa erba aromatica. Scopriamo di più su di lui.
Molti lo conoscono come forte superalcolico da bere con gli amici, ma sono in pochi a sapere che l’assenzio, prima di essere un famoso liquore è una pianta aromatica. Il suo nome scientifico è Artemisia absinthium ed è anche considerata un’erba medicinale. Vediamo come poterla coltivare a casa.
L’assenzio è una pianta conosciuta anche con il nome di assenzio romano ed appartiene alla famiglia delle Asteracee. Vive circa 10 anni ed è originaria dell’Asia e dell’Europa centro meridionale, ma oggi è facile trovarla anche nell’America del Nord. In natura può raggiungere anche i 120 cm di altezza mentre se coltivate le dimensioni saranno minori.
Questa pianta molto interessante è diventata famosa nel mondo grazie all’omonima bevanda alcolica ottenuta tramite distillazione. Questa bevanda viene citata tante volte nell’ambito artistico e storico, specie del periodo dell’800. A portare in auge la bevanda a base di questa pianta è stato il medico francese Pierre Ordinarie, verso la fine del 18° secolo. Tramite un’attenta distillazione il noto medico creò la bevanda, eliminando tutte quelle parti più amare della pianta, e donando il tipico colore verde alla bevanda alcolica.
Esiste una dosa minima giornaliera di assunzione, poiché nella composizione della pianta troviamo due isomeri molecolari, l’alfa ed il beta tujone, che sono tossici per la salute in certe dosi, provocando dei sintomi simil convulsivanti. La dose assumibile giornaliera di tujone è di 6 mg, una dose fortunatamente molto difficile da raggiungere.
Durante la guerra colonialista francese avvenuta in Africa nel 1800, le truppe presenti in Algeria iniziarono ad utilizzare la bevanda come farmaco, sfruttando il suo potere antisettico. Da qui il consumo di assenzio iniziò a crescere nuovamente, divenendo una delle bevande più richieste del momento, superando persino il vino.
Per coltivare l’assenzio è necessario vivere in un luogo asciutto e soleggiato. Questo tipo di clima, infatti, permetterà un corretto sviluppo della pianta. Può essere coltivato sia in terra piena che in vaso. La sua elevata resistenza, tuttavia, gli permette di resistere anche a temperature che vanno al di sotto del -20 gradi, l’importante è che si posizioni la pianta in pieno sole.
Qualsiasi terreno va bene per l’assenzio, poiché la pianta si adatta bene a qualsiasi condizione. Tuttavia, un terreno ben drenato e ricco di calcio potrebbe favorire la crescita della pianta e la sua fioritura.
La regola base per l’irrigazione dell’assenzio è la seguente: mantenere il terreno sempre un po’ umido. Essendo una pianta altamente resistente alla siccità ed ai suoli aridi non ha infatti bisogno di tanta acqua, anzi l’eccesso di acqua potrebbe causare il marciume radicale.
L’assenzio non necessita di particolari potature, ma al massimo si potrebbe pensare solo di eliminare le foglie ed i fiori secchi anche con le proprie mani, poco prima dell’arrivo dell’inverno.
All’inizio del riposo vegetativo puoi pensare di concimare l’assenzio con un classico fertilizzante. Il nostro consiglio è sempre quello di scegliere un prodotto naturale, in modo da non ledere in alcun modo piante ed animali.
Se vuoi ottenere più di una piantina di Artemisia absinthium dovrai procedere con la divisione per rizoma. Questo metodo consiste nella divisione delle radici che poi verranno ripiantati nel terreno. E’ consigliabile effettuare questa operazione durante la primavera o l’autunno. Per farlo utilizza sempre delle cesoie o delle forbici disinfettate.
Trattandosi di una pianta molto resistente, fortunatamente l’assenzio non risente di tante malattie o parassiti. Esiste però un nemico, il Cercospora absinthii, un fungo caratteristico proprio di questa pianta. Per eliminarlo basterà eliminare le zone colpite.
I diversi flavonoidi e fitosteroidi presenti nella composizione della pianta rendono l’assenzio un’erba medica molto potente. Secondo diversi studi, infatti, è in grado di migliorare la circolazione sanguigna, e di prevenire l’insorgenza di cellule tumorali. Inoltre, l’azione antifungina ed antibatterica riduce la resistenza di alcuni batteri nei confronti degli antibiotici.
Insomma, l’assenzio non è solo un distillato alcolico molto famoso, ma è anche una pianta dalla storia curiosa e dai poteri quasi “mistici”. Sfrutta a pieno le sue potenzialità, ma ricorda di chiedere prima consiglio al tuo medico di riferimento.