Il cedro è un albero spesso scambiato per un limone. In realtà sono molto differenti. Scopriamo tutte le caratteristiche di questa pianta.
E’ un albero molto poco conosciuto spesso scambiato per un limone. I due alberi in realtà sono due specie differenti. Il cedro è infatti uno degli antenati del limone e per quanto i frutti di questi due alberi possano sembrare identici non lo sono, ma soprattutto il limone va coltivato in modo differente. Andiamo allora alla scoperta di questo particolare albero.
Denominato anche citrus medica, il cedro appartiene alla famiglia delle Rutacee e più nello specifico al genere Citrus. Questa pianta può raggiungere fino ad 8 metri di altezza ed è caratterizzato da dei frutti simili ai limoni, dello stesso colore ma con una buccia quasi raggrinzita, ma soprattutto molto più spessa di quella del limone. Li possiamo distinguere in cedri dolci, caratterizzati da fiori bianchi e da un interno succoso e dolce, e in cedri acidi che invece sono caratterizzati da dei fiori quasi rossi e da dei frutti con un sapore agro.
Sapevi che dal cedro derivano tantissimi altri agrumi come il limone e il mandarino? Si, il cedro è considerato l’antenato degli agrumi e grazie degli innesti con altri agrumi antichi come il pomelo, si possono ottenere tutti gli agrumi che conosciamo oggi. Attenzione, però, a non confondere il cedro con il cedro libanese, un vero e proprio albero noto per il suo legno pregiato. I frutti del nostro cedro, invece, vengono utilizzati per realizzare i canditi o la famosa bevanda analcolica: la cedrata.
Se vuoi coltivare il cedro dovrai assicurarti di vivere in un luogo dove d’estate la temperatura media si aggiri intorno ai 25 gradi, mentre d’inverno ai 12 gradi. E’ per questo motivo che questa pianta vive bene più che altro in Calabria e in Sicilia, dove il clima è molto mite.
Questa pianta va coltivata in un terreno sabbioso e ricco di humus, ma soprattutto drenante, altrimenti si potrebbe incorrere in marciume radicale. Il nostro consiglio è quello di scegliere un mix di stallatico maturo e terriccio da fiore.
L’annaffiatura del cedro deve essere molto abbondante d’estate, invece in inverno puoi ridurre la frequenza – puoi anche non annaffiarlo se piove spesso – inoltre fai in modo che il terreno resti sempre un po’ umido.
Una potatura corretta è essenziale per il giusto mantenimento di questa pianta. Dovrai partire eliminando i succhioni che si trovano alla base del cedro, ovvero dei ramoscelli che nascono dalla base del fusto. Elimina anche tutti i rami secchi e cima i rami da frutto, solo così potrai aumentare la produttività della pianta.
Per questa pianta la concimazione sarà davvero particolare. Durante l’estate, ad esempio, dovrai nebulizzare del concime liquido sulle foglie. In autunno invece puoi utilizzare un normale concime da inserire nel terreno. In entrambi i casi ti consigliamo di utilizzare un prodotto naturale.
Se vuoi propagare questa pianta puoi scegliere solo di farlo tramite la semina. Preleva i coni maturi durante l’inverno e non appena farà caldo vedrai come questi tenderanno ad aprirsi. Solo allora potrai estrarre i semi che potranno essere finalmente piantati nel terreno.
I nemici per eccellenza del cedro sono gli afidi e la cocciniglia, ma con trattamenti mirati risolverai facilmente il problema. Tuttavia, una malattia considerata silente ed invisibile è il mal secco. Si tratta di una malattia fungina dovuta ad un ambiente poco ventilato. Puoi eliminare il problema usando un prodotto a base di sali di rame.
Il cedro si rivela utile in diverse occasioni. Ad esempio è perfetto contro la cistite ed i disturbi renali, ma anche contro quelli gastrointestinali. Ad essere maggiormente efficace è proprio l’olio essenziale di cedro, un vero portento ricco di antiossidanti. Gli antiossidanti sono estremamente utili nella prevenzione delle cellule tumorali.
Per concludere, la pianta di cedro non solo è bella da coltivare in vaso o nel proprio giardino, ma anche un valido aiuto fitoterapeutico. Dai suoi frutti, infatti, potrai ricavare l’olio essenziale di cedro, molto utilizzato nell’ambito della fitoterapia.