Fai rinascere la tua orchidea praticamente morta, con questo procedimento facilissimo assisterai ad un vero miracolo
Per gli appassionati di giardinaggio, anche coloro che non possiedono ampi spazi per dare sfogo al loro estro, esiste una pianta che può garantire risultati straordinari e rendere alla tua casa un tocco di classe esotica in più. Parliamo delle orchidee, piante ormai presenti in quasi tutte le case che, tuttavia, spesso incorrono in problemi in grado di farle deperire in poco tempo.
Spesso sono i batteri la causa principale della morte delle tue piante, in grado di rovinare le radici in poco tempo. In questo caso la maggior parte delle persone da la propria orchidea per spacciata ma, in verità, potresti ancora salvarla con un semplice trucchetto in grado di far generare molte nuove radici e riportare la tua pianta in fiore.
Quando si parla della cura delle orchidee sono tantissimi i segreti rivelati online per farle fiorire al meglio, nonostante le nostre attenzioni, tuttavia, un nemico riesce comunque a farsi strada tra le radici delle nostre piante, portando le radici a marcire e così anche la nostra pianta ad una fine inesorabile. La parte fogliare delle nostre orchidee, comunque, resta vitale fino alla fine e, quindi, prima di gettare la spugna potrai tentare ancora un’opzione per far sì che la tua pianta continui a vivere.
Il cuore dell’orchidea, così come quello di ogni pianta, sono le sue radici ed è qui che dovrai intervenire nella prima fondamentale fase del processo di recupero. La pulizia completa delle radici è cruciale ed ogni parte lesa o ogni traccia di marciume dovrà essere rimossa, anche a costo di eliminare gran parte di ciò che rimane della pianta. In questo atto che può apparire quasi chirurgico risiede gran parte della riuscita dell’operazione. Dovrete raggiungere quel punto in cui si può ancora scorgere una sfumatura di verde, proprio alla base delle foglie, e fermarvi con la pulizia solo dopo aver liberato ogni parte secca o marcia.
A questo punto dovremmo fornire alla pianta un contesto in cui rigenerarsi ma prima avremo bisogno di disinfettare tutto per far sì che il marciume batterico non ricominci. Le proprietà antibatteriche dell’aglio sono note ed è proprio per questo che diventera il protagonista di questo rituale rigenerante. L’orchidea o ciò che ne rimane dovrà essere immersa in acqua precedentemente bollita e poi raffreddata e arricchita con due cucchiai di aglio in polvere, un bagno della durata di trenta minuti potrà bastare per fermare la proliferazione batterica e iniziare il processo di rinascita.
A questo punto non dovrai fare altro che tagliare un disco di polistirolo con un foro centrale abbastanza ampio da fare passare quel che resta della radice della pianta e mettere tutto in un vaso o bicchiere con acqua. La pianta galleggerà nell’acqua ed in poche settimane comincerà a dare vita a nuove radici, solitamente circa 4-5. Quando queste saranno arrivate alla lunghezza di un centimetro o poco più potremmo finalmente rinvasare la nostra pianta utilizzando un substrato apposito per orchidee.
Questo processo fantastico avrà salvato la tua piantina e fatto in modo che questa possa certamente tornare a fiorire. Ancora una volta avremo la prova della tenacia della natura e di quanto le nostre attenzioni non siano mai vane. Con questo semplice processo i tuoi davanzali torneranno a fiorire e, soprattutto, avrai salvato una pianta pronta a combattere per la sua vita, da quella che sarebbe stata una morte certa.