Le attrazioni turistiche su base acquatica sono senza dubbio tra le più amate di tutti i parchi divertimento, ma attenzione a quello che fate
Quando parliamo dei parchi divertimento, facciamo senz’altro riferimento a quei luoghi amati da tutti e che ci forniscono la possibilità di vivere una giornata alternativa, all’insegna dello svago e del divertimento. Tuttavia, anche m questi casi e come spesso accade, non bisogna mai mettere da parte la cautela e soprattutto l’atteggiamento responsabile.
In particolare, oggi abbiamo deciso di soffermarci sui cosiddetti gioco acquatico che tanto sono amato e gettonati. E, soprattutto, di voler scoprire insieme a voi perché è assolutamente sconsigliato (e in alcuni casi anche vietato) toccare l’acqua proprio di questi giochi: per sapere la motivazione, continuate a leggere insieme a noi. Quello che vi vogliamo svelare, infatti, vi lascerà a bocca aperta e soprattutto cambierà per sempre il vostro modo di approcciarvi a un parco divertimento.
C’è un motivo in realtà molto specifico per cui tutti noi dovremmo prestare molta attenzione quando ci troviamo in prossimità di un gioco acquatico all’interno di un parco divertimenti. E non è solo una spiegazione o ancora un avvertimento, quanto più un triste e purtroppo macabro fatto di ancora. A essere interessata e al centro dell’attenzione, in questo caso, è un’attrazione che per molto tempo è stata amata e gettonata, ma che poi a seguito di quello che stiamo per raccontarvi ha dovuto chiudere senza diritto di replica.
Stiamo parlando del cosiddetto River County, di cui forse i più grandicelli avranno senz’altro memoria: ma perché, purtroppo, questo gioco acquatico che era così amato sia dai più grandi che dai bambini è stato costretto a chiudere e soprattutto è diventato come un vero e proprio buco nero nella storia dei parchi divertimento? Ebbene, la motivazione è da ricerca tutta in un fatto di cronaca che ha coinvolto proprio una bambina in visita con la famiglia e che, proprio come tutti noi, non vedeva l’ora di passare una giornata all’insegna del divertimento e dei giochi.
Come spesso capita, una caratteristica di questo gioco acquatico era quella di alterare fasi di luce e altri invece di buio: ovvero punto della giostra in cui si era all’aperto e tutto era ben visibile, e altri programmati invece per essere più oscuri e spaventosi. Secondo quanto stabilito dagli ideatori, proprio nel punto meno luminoso del tratto, sarebbero dovuto spuntare dall’acqua un mostro dagli occhi gialli con l’intento di spaventare i passeggiato. Tuttavia qualcosa è andato storto: la bambina in questione si è sporta troppo per poter toccare proprio il nostro in questione, cadendo in acqua e soprattutto rimanendo incastrata negli ingranaggi metallici e impossibili da bloccare in modo tempestivo della giostra. Insomma, una vicenda dalle conclusioni fatali e che ci serve senz’altro da insegnamento.