L’intensità di corrente è un elemento cardine della corrente elettrica: si tratta di una grandezza a cui è strettamente legata. Scopriamo cosa indica e i suoi elementi distintivi, capendo così in modo più approfondito come funziona la corrente, pilastro cardine delle nostre vite.
Nella vita moderna abbiamo tantissimi comfort che spesso diamo per scontati. Tra questi c’è la corrente elettrica che usiamo inconsapevolmente, godendoci i suoi tanti vantaggi, per noi normali, ma in realtà davvero miracolosi. Pensaci un attimo: ci basta premere un interruttore di casa nostra e avere nell’immediato a disposizione la luce. Un tempo questo era fantascienza, visto che le candele erano l’unica fonte di luce nelle abitazioni.
Oggi le cose si sono rivoluzionate grazie all’inarrestabile processo tecnologico, di cui non siamo davvero consapevoli: spesso non sappiamo neanche come funziona la corrente.
Prima di parlare dell’intensità di corrente è bene ricordare quanto la corrente elettrica sia fondamentale nelle nostre vite. Senza la sua presenza la nostra quotidianità non sarebbe la stessa, e non avremmo tutte le comodità di cui disponiamo.
Spiegandola con termini semplici, la corrente elettrica non è altro che un fenomeno dettato dal movimento delle cariche elettriche, che si spostano in modo ordinato in un materiale conduttore (nella maggior parte dei casi solido e metallico).
Le cariche elettrice si muovono per via della differenza di potenziale creata all’interno di un circuito elettrico. Detto questo è importante conoscere il significato di intensità di corrente per apprendere meglio come funziona la corrente.
Con intensità di corrente si indica una grandezza fisica scalare. Il suo compito è quello di misurare quanta carica elettrica passa nella sezione di un conduttore, entro uno specifico arco temporale. Si tratta di un importante elemento collegato alla corrente (qui trovi un approfondimento sul motivo per cui salta la corrente in casa).
Di solito questa misura viene riferita alla quantità di cariche elettroniche che si spostano nel conduttore. Il suo simbolo è la I maiuscola e la sua unità di misura a livello del sistema internazionale è l’Ampere (A).
Ma da cosa dipende l’intensità di corrente? Questa è dettata dalla sezione del filo conduttore. Se è maggiore, l’intensità della corrente che può attraversarlo sarà superiore. Inoltre la grandezza è influenzata anche dalla differenza di pontenziale (ovvero il dislivello creato tra due vasi comunicanti): più questa è elevata, più l’intensità è grande.
Nei casi in cui la corrente è costante, l’intensità di corrente rimane invariata, come accade per esempio all’interno dei sistemi fotovoltaici, in cui si parla di corrente continua, anche se in realtà ci sono delle minime variazioni, ma di cui non si tiene conto in quanto infinitesimali.
Quando l‘intensità della corrente varia, si parla di corrente alternata, come quella nelle nostre abitazioni (scopri i rischi per l’uomo dettati dalla corrente elettrica), dove le cariche compiono movimenti sinusoidali e non lineari.