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Sembrano “pappagallini” ma non è così, per di più sono vietati: di cosa stiamo parlando

Sembrano tanti pappagallini intenti a bere acqua, in realtà si tratta di una pianta dai fiori piumati somiglianti a pappagalli: è vietata in Europa.

Strani pappagallini verdi (Facebook) – Orizzontenergia.it

Appartenente alla famiglia delle Asclepiadaceae, la Asclepias Syriaca è soprannominata “pianta dei pappagalli”, ed è facile intuirne il perché. Originaria del nord America, la Asclepias è una pianta perenne, molto resistente, in particolar modo al freddo pungente, tanto da riuscire a sopravvivere anche a -20 gradi. In primavera produce una fioritura rigogliosa.

Raggiunge il metro di altezza e gradisce un luogo luminoso, a contatto diretto con i raggi del sole, ma cresce bene anche in angoli in penombra. Il terreno che predilige deve essere ben drenante, ricco di torba, e soffre se si trapianta di continuo. Si autosemina, una volta che i fiori si schiudono, alimentandosi da sola e coprendo un’ampia zona.

La pianta che presenta fiori piumati somiglianti a pappagalli

Il fiore della asclepias syriaca (Canva) – Orizzontenergia.it

A destare grande interesse sono i fiori, bellissimi e dal colore vivace, somiglianti a dei pappagallini. Questi sono ricchi di nettare, e attirano gli insetti impollinatori. Tra l’altro, si possono consumare, specialmente quando sono ancora giovani. In America settentrionale si usa consumarli bolliti o in soffritto, mentre dai semi si ricava un olio delicato per condire le pietanze.

Secondo la medicina tradizionale, anche le radici sono utili, per via delle loro proprietà diuretiche, espettoranti e purgative. Il lattice delle foglie si sfrutta come contrastare i reumatismi e per lenire le ferite aperte. I nativi americani ne facevano ampio utilizzo, e sfruttavano l’intera pianta per combattere numerosi fastidi.

Pianta dei pappagalli (Canva) – Orizzontenergia.it

Questa pianta, che in inglese prende il nome di milkweed, ossia “erba di latte”, proprio per via del lattice ricavato dalle foglie, con cui si producono gomma e colla, non è molto conosciuta in Europa. Anche i frutti sono utilizzati in diverse occasioni, come ad esempio per la realizzazione di giubbotti di salvataggio. Tuttavia, in Europa la Asclepias Syriaca è una pianta vietata. Questa, infatti, rientra nella lista delle specie esotiche vietate dalla UE.

Nonostante le tante utilità, tra cui quella di attirare gli impollinatori, che sono sempre più in diminuzione sul pianeta, si tratta di un vegetale non autoctono, che mette a rischio l’equilibrio del nostro ecosistema. Tra l’altro, proprio per via dell’introduzione di specie aliene, anche nei territori di origine, USA e Canada, questa specie rischia di scomparire. È comunque una pianta importante in termini di biodiversità, ad esempio attira le coccinelle, animali utilissimi per l’ambiente, divoratori di parassiti come gli afidi.

Naturalmente, a spaventare è la sua invasività. Infine, occorre fare una distinzione tra due specie sogmilianti, la Asclepias Syriaca e la Asclepias Curassavica. Se la prima è vietata in Europa, la seconda si trova in commercio, venduta in semi da piantare. Presenta le stesse caratteristiche della Syriaca, è altrettanto utile per l’ambiente ma non è invasiva.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.