La tecnologia aiuta i furti, è davvero così? Come è possibile e a cosa fare attenzione: vediamo nel dettaglio come difendersi
La tecnologia oggi rappresenta un plus al quale non riusciremmo più a rinunciare nella quotidianità come sul lavoro. Abbiamo imparato a fare troppe cose, e bene, grazie ad essa che al sol pensiero di doverla abbandonare si accappona la pelle. Ormai pervade ogni angolo della nostra vita, la migliora e la facilita e ci permette anche di vivere in maniera più sostenibile abbattendo le emissioni nocive, anche se come tutte le cose, presenta anche dei lati oscuri.
Sai che la tecnologia aiuta i furti? Magari è un aspetto al quale non hai mai pensato ma purtroppo c’è anche questa faccia della medaglia da prendere in considerazione. Grazie ai sistemi tecnologici, ad esempio, è più facile rubare un’auto, anche abbastanza costosa e oggi ti spieghiamo come questo è possibile.
Oggi basta toccare il pulsante di una chiave elettronica per aprire la macchina, ma non solo. Serve solo allontanarsi il giusto per far scattare la chiusura automatica della vettura. Comodità che velocizzano anche i compiti più principali nella quotidianità ma che possono riservare anche brutte sorprese.
Per rubare un’auto dotata di chiave che apre e chiude le portiere a distanza, infatti, bastano pochissimi secondi. Sai quanti? Solo 30. I ladri più attenti e tecnologici, si dotato, infatti, di scanner che catturano i codici a distanza, entrano nell’auto, si collegano alla scatola nera, la parte dell’auto che aiuta il meccanico a diagnosticare se ci sono dei problemi nella vettura, hackerano il sistema ed in pochi secondi riprogrammano una chiave vergine.
Ma non è tutto. Per rubare un’auto di ultima generazione si possono utilizzare anche i ripetitori di segnale in radiofrequenza che, a poca distanza dal proprietario dell’auto, captano quello della chiave elettronica, ritrasmettono il segnale ad un ladro complice che si è sistemato vicino all’auto ed il furto è compiuto. Non sempre i furti hanno lo scopo di rubare quell’auto per riusarla ma anche per alimentare il mercato nero dei ricambi.
Sai qual è il modello più rubato in Italia? La Fiat Panda in assoluto, seguita dalla Fiat 500, dalla Punto e dalla Lancia Ypsilon. Utilitarie che grazie alla tecnologia vengono rubate in pochi attimi per non ritornare più dal legittimo proprietario. Ma come tutelarsi e far in modo che i ladri non riescano nel proprio intento?
Uno strumento a cui fare riferimento è il protettore di chiavi che la rende non clonabile, costa 100 euro ed è molto efficace. Sistemi più precisi invece sono gli antifurti che lanciano allarmi quando l’auto si trova fuori da una zona predefinita senza il proprietario a bordo o quelli con gps che consentono di bloccare il motore a distanza ed indicano dove si trova la vettura. Insomma la tecnologia può metterci in guai seri ma se usata in modo giusto e astuto anche aiutarci e tutelarci dai furti.