Hai mai visto quegli alberi che si trovano spesso in spiaggia? Si chiamano tamerice ed oggi scopriremo tutto su di loro.
Non è facile trovare delle piante che crescano nella sabbia, ma la tamerice è una delle poche capace di farlo. Sono alberi che spesso si trovano vicino al mare – proprio come il bambù – e più precisamente nelle spiagge. Vediamo cosa li caratterizza e come poterli coltivare.
Nota anche con il nome di Tamerix ramosissima, la tamerice è un arbusto che crescendo diventa albero caratteristico di diverse zona aride, motivo per cui si è guadagnato il nome di arbusto del deserto. Ha una chioma scomposta e può arrivare ad una altezza massima di 5 metri. Durante la primavera produce dei piccoli fiorellini rosa, uno dei motivi per cui questa pianta viene scelta come albero ornamentale.
Tipico di zone desertiche e aride, questa pianta super resistente è diventata famosa anche per una sua caratteristica davvero curiosa. Le tamerici, infatti, hanno una sottospecie di sudorazione. In pratica perdono del liquido salato che durante il giorno – ma solo quando non c’è vento – crea come una leggera pioggia. Il suo nome d’origine è ebraico e significa “scopa”, proprio per via delle foglie della pianta che una volta si utilizzava per spazzare a terra. Spesso le tamerici vengono utilizzate per creare delle bagnare frangivento lungo i litorali sabbiosi.
L’elevata resistenza di questa pianta fa si che possa crescere in diverse zone. Che sia una zona arida o una pianura, la pianta troverà il giusto equilibrio per vivere in salute. Tuttavia, vive meglio nelle zone costiere, dove la salsedine arriva a colpire la pianta. Se decidi di coltivarla dovrai comunque scegliere una posizione in pieno sole.
E’ chiaro che il terreno ideale per questa pianta sia la sabbia. Per coltivarlo in vaso o in terra piena dovrai quindi fare in modo di realizzare un substrato a base di sabbia.
Essendo molto resistente alla siccità, la tamerice non necessita di grandi annaffiature. Puoi tranquillamente posizionarla in una zona dove la pianta possa ricevere l’acqua della pioggia. Tuttavia, se dovesse affrontare un’estate priva di precipitazioni puoi sempre pensare di annaffiarla una volta a settimana.
Il normale sviluppo di questa pianta fa si che tenda a formare dei rami secchi. E’ necessario quindi effettuare delle potature frequenti – ecco come effettuarla nel modo corretto – in modo da consentire ai rami nuovi e non ancora secchi di crescere in salute. E’ proprio da quei rami, infatti, che spunteranno i bellissimi fiori rosa.
Trattandosi di una pianta molto rustica non è necessaria una concimazione costante. Puoi pensare di effettuarla nel caso in cui non dovessi vedere molti fiori sbocciare, ma senza eccedere nelle frequenze.
Le tamerici possono essere moltiplicate per talea, operazione da effettuare durante l’autunno. In alternativa puoi pensare di riprodurre la pianta tramite seme. E’ bene però sapere che queste piante si riproducono per auto disseminazione, ovvero la riproduzione avviene grazie ai semi sparsi qua e la dal vento.
Tra i peggiori nemici di questa pianta troviamo il rodilegno. Si tratta di un particolare parassita che scava all’interno dei tronchi dell’albero causando la morte della pianta. C’è poi la Metcalfa che è un altro parassita che si nutre della linfa presene nella pianta.
Esiste una particolare specie di tamerice benefica per il nostro corpo. Si tratta della tamerice gallica dotata di un organotropismo elettivo per il midollo osseo. Grazie ad esso è in grado di stimolare la produzione di globuli bianchi, globuli rossi e piastrine.
Le tamerici sono degli alberi alquanto particolari che è facile trovare vicino la spiaggia. La loro elevata resistenza alla siccità e al sale fa sì che diventi una pianta molto indicata per la coltivazione sulla costa.