Il bambù è la pianta preferita dai panda, ma non è solo questo. Scopriamo tutto quello che c’è da sapere su questa pianta.
E’ una pianta che molti conoscono per essere il cibo preferito dell’animale più tenero della Terra, il panda. Il bambù però è molto altro. E’ una pianta stupenda oggi molto apprezzata come pianta da interno. Vediamo allora come poterla coltivare in casa nel modo corretto.
Il bambù è una pianta invasiva tropicale che può raggiungere fino a 40 metri di altezza. E’ originaria delle zone dell’Africa, dell’Asia, dell’America e dell’Oceania e si distingue in diverse specie tra cui il bambù rampicante, le canne di bambù e il bambù a mazzo. Ha una crescita molto rapida e si moltiplica molto facilmente creando dei veri e propri boschi di bambù.
Sappiamo tutti come il bambù sia il pasto preferito del panda, ma questa non è l’unica curiosità da conoscere su questa pianta. Ad esempio, il record di crescita del bambù è stato raggiunto in Giappone, dove una canna è cresciuta di 1 metro in un solo giorno. Nonostante la sua velocità di crescita, la sua fioritura è molto lenta. Alcune specie infatti possono impiegare anche 100 anni per fiorire. Nell’antichità le canne da pesca erano realizzate in bambù per via dell’elevata flessibilità e resistenza di questo legno. Tanti prodotti oggi sono realizzati in bambù, sfruttando la sua polvere, abbandonando così la plastica. Questo però non è il solo utilizzo che se ne fa oggi di questa pianta. Oggi il bambù è uno dei materiali cardine utilizzati nell’ambito della bioarchitettura.
Prima di decidere di coltivare una piantina di bambù dovrai assicurarti di vivere in un luogo dal clima temperato, essendo questa una pianta tropicale. In alternativa puoi coltivare il bambù in vaso all’interno di casa, in una zona abbastanza calda ed umida, come ad esempio il bagno. Attenzione, però a posizionarlo lontano dalle finestre.
Molto spesso questa pianta viene venduta sotto forma di singolo rametto di bambù che si coltiva semplicemente in un vaso pieno di acqua. In questo modo la coltivazione sarà molto semplice e la pianta occuperà pochissimo spazio. In alternativa puoi piantarla in un piccolo vaso con un terreno ricco di sostanza organica e con un substrato argilloso.
Se decidi di coltivarlo in acqua dovrai cambiare l’acqua una volta a settimana. Se invece preferisci la classica coltivazione in vaso dovrai bagnare il terreno una volta ogni due giorni, evitando però che l’acqua ristagni.
E’ bene ricordare che il bambù è una pianta invasiva e in quanto tale andrà tenuta sotto controllo con le potature. Si effettua quindi la bordatura, ovvero la rimozione dei rizomi che si allargano troppo in varie direzioni. Si possono poi eliminare i rami più lunghi due volte all’anno.
Non è necessario concimare il bambù se coltivato in terrà piena. Tuttavia, in vaso sarà necessario saltuariamente, utilizzando un concime naturale. Ad esempio, puoi utilizzare questo metodo.
Il bambù può essere moltiplicato tramite la semina oppure tramite la propagazione per rizomi. La semina è un po’ più semplice poiché basterà recuperare dei semi della pianta da seminare in primavera, una volta terminato il freddo. I semi andranno posizionati ad una distanza di 40 cm l’uno dall’altro.
Come tante altre piante, il bambù è soggetto agli attacchi degli acari e della cocciniglia. Anche le infezioni fungine colpiscono questa pianta e sono riconoscibili tramite una peluria grigia che inizia a crescere sulla pianta.
Oggi il bambù viene assunto per via dei suoi benefici. Nello specifico parliamo dei germogli di bambù, spesso mangiati crudi nelle insalate. Sono ricchi di fibre e di vitamina B, motivo per cui vengono spesso integrati nella dieta per migliorare la funzionalità intestinale.
Il bambù è quindi una pianta davvero semplice da coltivare in casa. Non ha bisogno di grandi cure e per questo motivo è perfetta come prima pianta da coltivare in vista di un avvicinamento all’hobby del giardinaggio.