Mozziconi di sigarette in oggetti di uso comune: il processo innovativo, virtuoso e tutto italiano che dona nuova vita ai rifiuti
I mozziconi di sigaretta sono tra i rifiuti più odiosi e forse più diffusi che si trovano lungo le strade come anche sulla spiaggia, magari nascosti leggermente sotto un qualche sasso o un po’ di sabbia e quando meno te l’aspetti saltano fuori. Odiosi e anche molto “schifosi” si trovano ovunque ed i fumatori incalliti non perdono il vizio di gettarli nei posti più impensabili.
Ogni anno ne vengono abbandonati 850 mila tonnellate. Solo nel Mediterraneo rappresentano il 40% dei rifiuti. Raccoglierli poi è anche molto fastidioso, richiede tempo, minuzia e attenzione, per non parlare del danno ambientale che ne consegue. Servono almeno 2 anni per disintegrarsi in natura. Ecco allora che c’è chi ha ben pensato di raccoglierli tutti e riciclarli per creare oggetti di uso comune. Si tratta di un vero esempio di economia circolare ed è tutto italiano. Vediamo maggiori dettagli a riguardo.
Raccogliere i mozziconi di sigarette gettate e dare loro una seconda vita attraverso un processo di riciclo e purificazione per creare oggetti di design dedicati alla raccolta dei mozziconi stessi e molto altro. Un processo virtuoso quello messo in atto da una start-up italiana innovativa che tramite il proprio progetto ha raccolto già oltre 7 milioni di questi rifiuti.
Si tratta di Re-Cig – A Differentiated che ha studiato un particolare sistema che consente di riciclare i mozziconi di sigaretta, in particolare trasformando i filtri in acetato di cellulosa. Si tratta di un materiale che può essere utilizzato in vari modi. I rifiuti così sono diventati oggetti di uso comune come montature di occhiali, manici di ombrello, cerniere e anche posaceneri. Sono più di mille quelli che la start-up ha installato in tutta Italia.
Il processo parte dall’installazione degli smoker point, speciali colonnine nere dove gettare i mozziconi di sigaretta, che vengono installati nelle aziende o nei comuni del nostro Paese. I mozziconi vengono poi portati nello specifico impianto realizzato dove si aspira prima la cenere, la carta arancione viene tolta con l’acqua. Con quello che rimane, attraverso un processo brevettato e segreto, si crea l’acetato di cellulosa che può essere usato, come visto, per produrre tantissimi oggetti di uso comune ad eccezione di quelli alimentari.