Bastano 3 chicchi d’uva e dopo 10 giorni succede il miracolo, provare non costa nulla ma il risultato vi lascerà senza parole. Un vaso, il sole e tanta pazienza per un risultato assicurato.
I benefici dell’uva sono indefiniti, è un frutto molto particolare che si presenta a grappolo. Le sue origini sono datate secoli orsono, se ne trovano tracce anche ai tempi della venuta del Messia. I romani amavano moltissimo bere questa bevanda, a quel tempo veniva raccolta, spremuta e conservata in otri resistenti.
Con il tempo, e grazie alla tecnologia, macinare l’uva è diventata un’azione meccanica che non certo interferisce con il suo sapore. Si trova sulle tavole degli italiani in ogni stagione perché può essere coltivata anche in serra. A questo punto ci chiediamo se possiamo fare una piccola piantagione casalinga magari sul nostro terrazzo.
L’uva contrasta molte malattie perché è ricco di antiossidanti, migliora l’umore la memoria e anche se un pò calorica fa sempre bene gustarne poco ma mai farsela a mancare. La polpa dell’uva è soda e all’interno ci sono dei semini soprattutto se parliamo di quella rossa ricca di polifenoli e antinfiammatoria.
Di certo il detto il riso fa buon sangue è vero, ma anche che il buon sangue lo fa un calice di vino a tavola. L’equilibrio sta sempre nell’armonia delle cose soprattutto ai pasti.
La pianta di base dei grappoli d’uva è chiamata vite il suo nome è presente in molti libri e finanche la Bibbia ne parla nel nostro paese è possibile ottenere molte varietà di uva grazie alle estese coltivazioni che si propagano su tutta la penisola i vigneti sono il fiore all’occhiello dell’Italia non per niente siamo famosi nel mondo come grandi produttori di vino.
La vite di per sé, quando viene coltivata su intere zolle, ha bisogno di molta manodopera fin da quanto vengono piantate le cosiddette barbatelle. Si chiamano così perché sono formate da un rametto da cui fuoriescono delle piccole gemme è la radice sembra proprio una barba.
Le coltivazioni devono essere eseguite attentamente tenendo anche conto della posizione atmosferica è una pianta molto resistente ma come si dice il troppo storpia lo sanno bene i contadini che ne tengono una cura maniacale quanto fanno piantagioni a filari o a tendoni.
Vediamo come mai e mettere in atto un piccolo vigneto casalingo. Innanzitutto dobbiamo procurarci la materia prima quindi la barbatella e qualche vaso grande che può essere circolare o rettangolare. È importante prendersi cura del terreno che sarà composto da terriccio e compost organico oppure si può acquistare quello già fertilizzato in commercio. Ehi a questo punto fate una buca mettete la piantina e aspettate che cresca.
Se vi dicessi invece che è possibile farlo anche con tre acini di uva? Il procedimento è molto semplice; invece di piantare la radice si mettono i chicchi di uva. Il processo non cambia, bisogna solo avere l’accortezza di metterla a mezza ombra e di irrigarla. Dopo qualche settimana il miracolo e inizierà a spuntare la piantina che con molta pazienza crescerà e darà i frutti sperati, provare non costa nulla.