La beauty routine cambierà molto presto: visto che resta impossibile smaltire l’intera plastica nel mondo, la si utilizzerà per le saponette.
Un team di chimici è riuscito a trasformare i rifiuti in plastica in una sostanza utile per la pulizia della nostra pelle. Molto presto, la plastica nel mondo potrà essere sfruttata come agente pulente da mettere nei futuri saponi e detergenti per la nostra beauty routine. Si tratta di un’idea innovativa per ci permetterà di favorire il riciclo e lo smaltimento della plastica.
Il pianeta è sommerso da questo materiale, ed è praticamente impossibile smaltirlo tutto. Sia in mare che in terra, la plastica ha invaso tutto, ed il problema maggiore è rappresentato dalle microplastiche, pericolosissime per tutti gli esseri viventi, compresi noi, dato che le ingeriamo con il cibo, e per l’ambiente. Il riciclo rappresenta la soluzione più efficace, ma ora, un gruppo di scienziati, ha trovato un nuovo metodo di riciclo.
Il nuovo metodo di riciclo della plastica, trasformata in saponette per la nostra beauty routine
Secondo le stime, il 60% della plastica non viene riciclato, e finisce per inquinare l’ambiente. Una percentuale elevatissima, senza calcolare il danno enorme delle microplastiche, presenti anche nelle nostre feci, come dimostra uno recente studio, e che incrementano il rischio di gravi malattie. Non solo il 60% della plastica inquina, il 30% del totale viene smaltito, senza possibilità di riciclo.
Alla fine dei conti, riusciamo a riciclare correttamente soltanto il 10% circa dell’intera produzione di plastica, una percentuale misera, che nel prossimo futuro potremo incrementare grazie all’intuizione di un gruppo di chimici. Pubblicato sulla testata Science, un articolo spiega come i chimici siano riusciti a convertire la plastica in tensioattivi, ovvero sostanze che riducono la tensione tra materiali liquidi o solidi.
Come si riesce a trasformare la plastica in sapone
Secondo quanto dichiarato dal team di scienziati, ora come ora non c’è più bisogno di ricorrere al petrolio per la produzione di nuovi materiali, quando l’accumulo di plastica ha sommerso il mondo. Questo accumulo può benissimo essere riciclato e riutilizzato, al posto di ricominciare il processo dall’inizio, prelevando petrolio e lavorandolo.
Grazie all’utilizzo di un reattore, capace di riscaldare e di condensare la plastica, si riesce a trasformare questo materiale in cera, simile ai tensioattivi che si usano solitamente nelle saponette. L’unione tra atomi di carbonio e atomi di ossigeno permette di rendere la plastica un sapone con cui lavarsi. Infine, al sapone si possono aggiungere tutte le fragranze che si desiderano, per renderlo profumato.
Al momento, la ricerca è ancora in fase di sviluppo, e il team riesce per ora solo a creare piccole quantità di sapone, ma ben presto si riuscirà a mettere in atto la rivoluzione, producendo saponi e saponette di vario genere, partendo dalla plastica. Tra l’altro, il riciclo della plastica già da tempo viene sperimentato in altri ambiti sostenibili. Insomma, la scienza sta sperimentando di tutto, come gli animali mangia-plastica, pur di risolvere il problema dell’inquinamento del pianeta.