Avete mai sentito parlare di persone colpite da un fulmine? Questi dati sulle probabilità vi lasceranno senza parole
Come prima cosa, cerchiamo di capire di cosa parliamo quando facciamo riferimento a un fulmine. Certo, tutti noi sappiamo perfettamente di cosa si tratta: li abbiamo visti almeno una volta nel corso della nostra vita (e, in realtà, anche molto di piu) e siamo perfettamente consapevoli che si tratti di un fenomeno da associare ai cosiddetti temporali. Mal tempo, pioggia, tuoni e fulmini: insomma, di certo non il migliore degli abbinamenti, e per quanto spaventosi non possiamo fare nulla per evitarli.
Come spesso accade, però, uno dei migliori espedienti per poter neutralizzare o quanto meno ridurre la propria paura, è proprio l’informazione. Più ci informiamo e siamo a conoscenza di quanto ci circonda, più riusciamo a tenere a bada i nostri timori più radicati e spesso immotivati. Dunque, quando parliamo di un fulmine, facciamo riferimento nello specifico a una vera e propria scarica elettrica che ha origine nell’atmosfera a causa di una differenza di potenziale elettrico che si genera tra due corpi (in questo caso, parliamo di nuvole e terra). Ma cerchiamo di scoprire di più sui fulmini e soprattutto quanto davvero dovremmo preoccuparci.
Fulmine, oggi vi lasceremo senza parole: la verità
Cominciamo con una piccola curiosità, prima di tutto: lo sapevate, infatti, che un fulmine che si genera nell’atmosfera può aumentare la temperatura dell’aria a se circostante persino di ben cinque volte rispetto a quella della superficie solare? Un numero, come potete facilmente intuire, che ha dell’incredibile. Ma non finisce qua: concentriamo infatti su un fenomeno molto specifico, ovvero sul rischio di poter essere effettivamente colpito da una di queste scariche di energia elettrica. È davvero possibile e soprattutto quanto davvero corriamo questo rischio tutti noi?
Ebbene, abbiamo in realtà da confessarvi una verità: a discapito di quello che tutti noi potremmo pensare, infatti, essere colpiti da un fulmine non è poi così difficile, raro o impossibile. Ma anzi lo potremmo quasi definire come un fenomeno tutto sommato frequente e altamente probabilmente, soprattutto quando si verificano delle specifiche condizioni e situazioni. Ma di cosa stiamo parlando?
Innanzitutto, bisogna fare una distinzione tra i fulmini che rilasciano potenziale elettrico nell’aria, quelli che passano da una nuvola allatta e per finire quelli che invece raggiungono il suolo: ovvero, quelli che interessano a noi in questo caso e che possono costituire un rischio per tutti noi. Basti pensare che, secondo alcuni dati raccolti, solo in Italia cadono circa 1.600.000 fulmini annui al suolo solo nei mesi di luglio e agosto. Le aree più colore sono quelle del Nord: come il Friuli Venezia Giulia, la Lombardia ma anche Roma.
Ma cosa succede se veniamo colpiti da un fulmine? Ebbene, subito potremmo andare incontro a degli specifici effetti come ad esempio la paralisi, delle amnesie o ancora nel peggiore dei casi la perdita di conoscenza. Non c’è un periodo di tempo specifico, e infatti gli effetti di questo scontro potrebbero andare da un minimo di pochi minuti fino a un massimo di qualche ora. Inoltre, non è esclusa la possibilità di riscontrare problemi alla vista e all’udito per l’impatto. Così come dei rischi più gravi, come quello di andare incontro a un infarto o arresto respiratorio.