Il bruciore da peperoncino ha le ore contate grazie a questo trucchetto che ancora oggi in pochi conoscono. Vediamo quindi nel dettaglio a cosa ci riferiamo.
I calabresi mangiano piccante, lo sappiamo bene. Questo è quanto appurato in uno dei miei numerosi viaggi nella splendida regione. Una cucina veramente gustosa dove il peperoncino non può mancare. Basta andare lungo le bancarelle di Tropea e non solo per entrare in contatto con una quantità enorme di peperoncino “il Viagra dei calabresi” spesso lo promuovono così, adducendo ad un effetto afrodisiaco.
Ma dietro una cucina gustosa vi è l’abilità dei calabresi di mangiare piccante e di farlo così, senza farci caso. Ricordo come se fosse ieri la pacatezza di una donna calabrese nel gustare un piatto di pasta alla ‘nduja veramente piccante. Uno spettacolo veramente bello nella sua autenticità e genuinità.
Bruciore da peperoncino, come fare
Ma non tutti abbiamo questa dimestichezza, quindi cosa possiamo fare? Dunque, le opzioni ci sono ma prima bisogna comprendere il tuo livello di sopportabilità del piccante. Per alcuni è proprio difficile mandare giù un piatto piccante, allora in quel caso basterà non mangiarlo e quindi accedere a delle preparazioni che ne siano prive, non è un caso ad esempio che in alcuni menu mettono tale possibilità.
Poi mangiare piccante lo si può fare ma a vari livelli, quindi se ti reputi essere nella media, gustare un piatto piccante non è mai sbagliato. Ma può capitare di mangiare qualcosa di piccante magari oltre la nostra soglia di tollerabilità, cosa fare? Ecco che allora entra in gioco l’ingrediente segreto, anzi sono due che si possono usare alternativamente.
Precisiamo subito che no, non è l’acqua ma ben altro: per prima cosa consideriamo il pane. L’alimento ha la capacità di assorbire la capsaicina, ovvero la sostanza che rende piccante un piatto. Facilmente reperibile in tavola, la soluzione ideale ma non è la sola. Vediamo quindi l’altro trucchetto.
Ebbene sì, l’altro trucchetto è il latte. Basta berne un sorso per non sentire piu’ le papille gustative e la bocca in fiamme. Ma come mai avviene questo fenomeno? Merito della caseina contenuta nel latte, ovvero la proteina che riesce a influenzare l’azione della capsaicina presente nel peperoncino e ad affievolire il bruciore, ripristinando quindi la situazione iniziale.