Bioarchitettura: obiettivi da raggiungere e principi attuativi. Cosa significa costruire delle abitazioni sostenibili e come farlo concretamente
Oggi si parla molto di bioarchitettura, considerata volano di sviluppo dell’edilizia dei prossimi anni e modo di agire sostenibile per impattare sempre meno, con le costruzioni dell’uomo sull’ambiente. Non una materia nuova come in molti pensano, ma una specializzazione nata sul finire degli anni Settanta in Germania. Uno dei suoi padri fondatori è l’architetto Frank Lloyd Wright conosciuto in tutto il mondo per la sua casa Kaufmann, più amichevolmente detta casa sulla cascata.
Un modo nuovo e tutto diverso di intendere l’architettura attraverso la quale si fondono amore per l’ambiente naturale ed elementi artificiali per consentire all’uomo di sentirsi parte della natura, in un rapporto reciproco di rispetto ed amore. È questo il vero fondamento della bioarchitettura, quella che oggi viene ampiamente sperimentata con proposte uniche e all’avanguardia, nel rispetto dell’ambiente e dell’uomo. Ma quali sono gli obiettivi dell’architettura moderna?
Quando parliamo di bioarchitettura il primo pensiero va verso la tutela dell’ambiente ed un minor impatto delle costruzioni sulla natura ampiamente messa sotto sforzo dall’uomo e della sua continua evoluzione nel modo di vivere. Vero ma solo in parte. L’obiettivo principale della bioarchitettura è quello di concedere all’uomo una vita migliore nello spazio che lo ospita e dunque sulla terra in modo che ne possa avere cura e rispetto.
Costruendo degli edifici sostenibili che riescono sempre di più ad integrarsi con l’ambiente che ci circonda, senza cambiarne la sua identità, l’uomo riesce a migliorare la sua qualità di vita ma anche a raggiungere un benessere abitativo maggiore. A questo poi si aggiungono poi una serie di vantaggi come il risparmio energetico e la conseguente riduzione dei consumi con una incidenza ambientale sempre più bassa.
Come fare per arrivare a tutto questo? Attraverso l’uso di materiali ecologici e di filiera corta, che non incidano sull’ambiente e siano facili da smaltire ma anche che non siano nocivi per l’uomo. Il legno è per eccellenza il materiale migliore unito alle fibre naturali come il sughero, il lino, la fibra di cocco. Si affiancano poi una serie di tecniche e di tecnologie che consentono alle abitazioni di conformarsi come ambienti confortevoli ma anche di essere all’avanguardia.
Basta partire dall’esposizione della casa all’orientamento dell’edificio passando per un sistema ad hoc che consente di sfruttare l’acqua piovana, produrre energia in modo pulito e pensare agli ambienti in modo da evitare dispersioni di calore ed energia. Solo alcuni esempi, questi, che consentono di poter costruire un’abitazione sostenibile.