Esiste un sistema da mettere subito in pratica per coltivare le tue insalate, così ne avrai in abbondanza!
Quando si parla di semina autunnale le insalate sono sicuramente tra le protagoniste indiscusse. In questo periodo avremmo già dovuto iniziare la nostra semina ma siamo certamente ancora in tempo per godere dei risultati migliori. Sono moltissime le varietà italiane in grado di riempire la nostra bocca di gusto e croccantezza e, per non sbagliare, potremmo anche decidere di mixare tutti i semi insieme e lasciarci stupire da ciò che verrà fuori.
Una volta scelte le nostre sementi, tuttavia, non dovremo fare altro che lasciarci andare alla semina che, però, dovrà seguire uno schema particolare. Questo sistema, infatti, sarà l’unico in grado di offrirci i risultati più continui, visto che l’insalata, altrimenti, tenderebbe a venir fuori tutta insieme, regalandoci periodi di troppa abbondanza e successivi in cui non ne avremo.
Quando si parla della semina delle insalate, spesso, si tende a commettere un grosso errore. Vedendo le bustine con quei piccolissimi e apparentemente pochi semini, ciò che facciamo è seminare tutto, salvo poi trovarci in una situazione classica in cui abbondiamo di insalata per un breve periodo, per poi non averne più.
Per evitare questo problema la tecnica da utilizzare è quella della semina scalare che, di altro non si tratta, che seminare a scaglioni di 2 settimane. Operando in questa maniera riusciremo a massimizzare la nostra resa potendo avere in tavola la nostra fantastica insalata sempre fresca e tenera, prima che arrivi a fioritura, evitando qualsiasi spreco.
La semina scalare delle insalate può iniziare a settembre, ma chi non avesse iniziato è sicuramente ancora in tempo, soprattutto nelle regioni più assolate dal centro in giù. In questo periodo potremmo fare i primi sementi nel quale far germinare le piante, ma non dimentichiamoci di ripetere l’operazione a fine mese e nelle due settimane successive finché le temperature lo permetteranno.
Anche vedendo tanta insalata a nostra disposizione non dovremo farci ingannare, si perché questa può abbondare in un momento e sparire subito dopo, essendo molto suscettibile anche ai cicli lunari che possono portarla improvvisamente a fioritura rendendola immangiabile.
Con questa verdura potremmo quindi ottenere il massimo dalla coltivazione scalare, arrivando a seminare fino a fine ottobre come minimo, ma, tempo permettendo, lasciando uno spazio anche per novembre. Di questa scelta ne beneficerà non solo il nostro palato ma anche l’ambiente, visto che non sprecheremo risorse per far crescere tante piantine che poi, magari, non riusciremo a mangiare in tempo.
La semina scalare è un ritorno ad una pratica antica, il frutto di una sapienza popolare che spesso viene dimenticata ma che è ancora in grado di offrire una produzione abbondante e sostenibile. Scegliendo questa pratica la nostra insalata abbonderà sulla tavola, facendoci risparmiare soldi ma, soprattutto, viziando le nostre papille gustative come un prodotto comprato difficilmente riuscirebbe a fare.