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Pizzico di zanzara Dengue: i sintomi prevenzione

La dengue è una malattia virale endemica delle zone tropicali, il pizzico di zanzara infetta può essere molto pericoloso: i sintomi.

I pericoli del virus dengue (Canva) – Orizzontenergia.it

La zanzara Aedes è una delle specie più pericolose al mondo. Originaria dell’Africa, si è diffusa in tutta la fascia tropicale del mondo, a causa del traffico marittimo. Non è presente nelle fasce meridionali o settentrionali, poiché non sopravvive ai mesi freddi. Questa zanzara rappresenta un grosso problema per tutte le popolazioni che vivono in zone tropicali, ma non solo. È responsabile della trasmissione di molti virus, tra cui la dengue, ossia la “febbre rompiossa”, che affligge tante persone.

Si tratta di una malattia virale acuta molto diffusa in Africa, in Asia meridionale, in Centro e Sud America. Arriva nelle altre parti di mondo, anche in Europa, da noi, tramite i turisti infettati che hanno viaggiato nelle aree pericolose. Il virus dengue è un Arbovirus, ossia un virus trasmesso dagli artropodi all’uomo, appartenente alla famiglia delle Flaviviridae. Si conoscono quattro generi diversi di sierotipi. Due di questi sono considerati gravi.

Virus dengue trasmesso dalla puntura di zanzara, di cosa si tratta e quali sintomi comporta

La zanzara Aedes (Canva) – Orizzontenergia.it

La forma leggera della malattia dengue è definita “classica”, che comporta sintomi di una comune febbre, come aumento della temperatura corporea, mal di testa, eruzioni cutanee, dolore agli occhi, nausea, vomito e mal di pancia. La dengue emorragica, invece, è la forma grave, caratterizzata da perdita di liquidi, emorragie, trombosi e stati di shock. Questa forma, la più grave in assoluto, causa migliaia di morti ogni anno, nei paesi di origine.

La trasmissione del virus avviene, come accennato, con la puntura della zanzara Aedes, che vive nelle zone tropicali, ma può essere trasmessa anche dalle parenti strette, come la aegypty, che vive non lontano dalle fasce tropicali, e la albopictus, ossia la zanzara tigre, che tutti noi conosciamo. Queste zanzare pungono solitamente durante il giorno, mentre si ritirano durante la notte, a differenza di altre specie, come la Anopheles, portatrice di malaria, che agisce nelle ore serali.

Sintomi e cure per la malattia

Esame sangue per la dengue (Canva) – Orizzontenergia.it

La dengue non si trasmette da persona a persona, ma soltanto attraverso la puntura dell’insetto. Una volta che si viene infettati, il periodo di incubazione va dai 3 giorni fino alle due settimane. Il virus esordisce con febbre molto alta, seguita da mialgia, lombalgia, dolori in tutto il corpo, alle articolazioni e alle ossa, ed ecco il perché del soprannome “febbre rompiossa”. Si possono notare, tra i sintomi, anche linfonodi ingrossati, congiuntivite e arrossamenti.

I sintomi acuti hanno durata breve, da due giorni fino a quattro giorni, ma possono acutizzarsi anche dopo un periodo di benessere. La febbre emorragica, se non curata, può portare alla morte, oppure a condizioni gravi, come perdita di sangue dalle gengive, ecchimosi, trombosi, shock cardiocircolatorio e collasso. Non esiste una cura definitiva al virus, è possibile soltanto tenere sotto controllo i sintomi.

Prevenzione per i viaggiatori: le regole da seguire

Vaccino per il virus dengue (Canva) – Orizzontenergia.it

Naturalmente, nella condizione grave, occorre un ricovero in ospedale, nella forma lieve, bisogna idratare il corpo e assumere farmaci specifici. Inoltre, occorre prendersi un periodo di riposo e soprattutto stare attenti a non essere punti da altre zanzare, le quali poi possono diffondere il virus ad altre persone. Dopo aver contratto l’infezione ed essere guarito, un individuo diventa immune persistente, cioè sviluppa difese immunitarie che gli impediscono di riammalarsi della stessa variante.

Ovviamente, deve fare attenzione a non contrarre le altre varianti. Una doppia infezione aumenta il rischio di contrarre la dengue emorragica. Nei paesi tropicali esiste un vaccino apposito per il virus, da somministrare alle persone di età compresa tra 9 e 45 anni. Se si viaggia in determinati territori, è bene essere previdenti, ricorrendo a repellenti, vestendosi in maniera adeguata, proteggendosi in ogni modo possibile dalle zanzare, quindi dormendo in letti a baldacchino avvolti da zanzariere, installando zanzariere su porte e finestre, evitando zone con acqua stagnante.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.

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