Tyrrhenian Link: Terna è pronta a realizzare un’infrastruttura di rilevanza internazionale per migliorare il mercato dell’energia. I punti di forza
L’Italia si prepara ad accogliere un progetto che rivoluzionerà lo scambio di energia favorendo anche lo sviluppo dell’approvvigionamento rinnovabile. Un’opera di rilievo internazionale che non solo rafforza l’hub energetico del Mediterraneo ma solca la strada per un futuro energetico più sostenibile. Parliamo del Tyrrhenian Link, il corridoio elettrico che sorgerà al centro del Mediterraneo.
C’è già l’ok da parte del Governo per poter iniziare i lavori di un’infrastruttura uunica nel suo genere che unirà la Sicilia e la Sardegna (e di cui c’è già il decreto) per quello che viene chiamato ramo ovest e poi la Sicilia con il resto della Penisola, in particolare con la Campania. Per il ramo est, il Ministero della Transizione Ecologica ha già firmato il decreto autorizzativo. Ma vediamo nel dettaglio come si svilupperà questo corridoio elettrico e quali saranno i vantaggi.
Il Tyrrhenian Link sarà realizzato da Terna, una delle principali società che nel nostro Paese si occupa della gestione e distribuzione dell’energia elettrica. Si tratta di un doppio cavo sottomarino che, come anticipato, collegherà la Sicilia e la Sardegna e la penisola italiana attraversando il Mediterraneo. Sarà lungo circa mille chilometri, 970 sottomarini e circa 60 terrestri e sarà in grado di sviluppare fino 1000 MW di potenza.
Il tratto est che riguarderà il collegamento tra la Sicilia e la penisola sarà all’incirca 490 chilometri e metterà in collegamento l’isola con la Campania, unendo l’approdo di Fiumetorto nel comune di Termini Imerese, in Sicilia, a quello di Torre Tuscia Magazzeno a Battipaglia, in Campania. 480, invece, i chilometri che caratterizzeranno il ramo ovest che collegherà l’approdo di Fiumetorto a quello di Terra Mala, in Sardegna.
L’ambizione è quella di migliorare lo scambio elettrico tra le tre regioni coinvolte: Sicilia, Sardegna e Campania, rafforzando la rete sia dal punto di vista della stabilità che della sicurezza e aumentando anche la concorrenzialità dei produttori di energia sul mercato sempre più improntato ad uno sviluppo sostenibile. L’infrastruttura punta, dunque, a rivoluzionare la rete e anche il mercato stesso dell’energia per dare un servizio sempre più efficiente e che fa affidamento in modo sempre più deciso sulle fonti rinnovabili.