Qual è il modo adeguato con il quale si devono rimuovere le macerie di un terremoto? Come è necessario agire per fare in fretta e nel rispetto dell’ambiente
Il terremoto rappresenta sempre un evento traumatico, per tutti. Quando però le scosse raggiungo alti gradi della scala, e le conseguenze per le popolazioni e le cittadine colpite sono devastanti, tutto si amplifica. In Italia, purtroppo, ne abbiamo tanti esempi, cittadine fantasma e rase al suolo che lentamente hanno dovuto trovare la forza di rialzarsi e molte altre che attendono ancora gli aiuti veri. Non è facile ripartire da zero soprattutto quando intorno c’è solo distruzione.
Spesso è proprio questo il problema: come smaltire e rimuovere le macerie di un terremoto che giacciono per mesi e mesi, spesso anni, tra le strade delle cittadine colpite. Gli interventi da fare, infatti, riguardano non solo la rimozione dei rifiuti edilizi e delle rovine di tutto ciò che è stato raso al suolo, ma anche il loro smaltimento, questione molto spinosa da affrontare. Fino a quando i materiali prodotti dai crolli non vengono portati via dai luoghi del terremoto, infartti, non si può mai parlare di ripartenza vera e propria.
Rimuovere le macerie di un terremoto: come agire
Quando c’è da rimuovere e riciclare le macerie di un terremoto c’è sempre bisogno di una disciplinare ad hoc, un protocollo speciale che stabilisce le modalità operative di programmazione degli interventi con riferimento alla gestione, alla raccolta, al trasporto ma anche allo smaltimento di tutto il materiale. Come trattarlo? È evidente che la strada da seguire è quella del recupero e del riutilizzo.
Si tratta, infatti, di materiali inerti che possono essere riutilizzati però per la ricostruzione di infrastrutture di servizio e di trasporto e che, dunque, non possono essere sprecati anche in base ai disciplinari europei e nazionali in vigore seguendo le normative ambientali. Come agire dunque? In modo coordinato tra il pubblico ed il privato.
Da un lato, infatti, il governo deve impegnarsi nell’attività organizzativa e di programmazione, stabilendo tempi e modi. Dall’altra gli attori (e dunque le aziende) che possono agire concretamente devono dare il loro contributo in questa azione mettendosi a disposizione per riciclare il prima possibile le macerie provienienti dalle aree terremotate.