Ma cosa sta succedendo ai nostri ghiacciai? È la crisi climatica a parlare. Scopriamo di più.
Si sente spesso parlare dello scioglimento dei ghiacciai, ma a quanto pare non abbastanza. Questo infatti sembra proseguire senza un minimo accenno di rallentamento, nonostante le tante iniziative messe in atto dai governi di tutto il mondo per arginare il problema.
Sono diversi ormai gli studi che certificano come la causa maggiore di questa catastrofe naturale sia la crisi climatica dovuta al riscaldamento globale. Attenzione, perchè non parliamo solo dei ghiacciai dell’Antartide, noti per il loro scioglimento repentino.
La situazione si fa più grave poiché ad essere a rischio questa volta sono alcuni ghiacciai italiani. Uno tra tutti è in condizioni davvero disastrose. Scopriamo allora di più su quanto sta accadendo a causa del cambiamento climatico.
Ad oggi ad essere maggiormente a rischio tra i ghiacciai italiani troviamo il Miage. Questo imponente massiccio si trova in Valle D’Aosta ed è considerato il più grande ghiacciaio nero – poiché coperto da detriti – di tutte le Alpi.
Di recente, Greenpeace insieme al Comitato Glaceologico italiano ha effettuato una spedizione per verificare lo stato del Miage, osservando del dettaglio tutti i cambiamenti che si sono verificati a causa del cambiamento climatico.
Ciò che è stato riscontrato è che dal 2008 al 2022 il Miage ha perso circa 100 miliardi di litri d’acqua per 23 metri di spessore, cifre da paura che fanno spaventare seriamente la comunità scientifica. Per farsi un’idea del numero che ci troviamo di fronte, questa quantità d’acqua smisurata equivale alla quantità di acqua potabile che viene erogata annualmente per il fabbisogno idrico della città di Milano.
Le conseguenze di una tale perdita sono disastrose. Non parliamo solamente del maggiore dei problemi, ovvero l’innalzamento del livello del mare mostrato estremamente pericoloso in un recente studio della NASA, ma anche della grande perdita di risorse idriche, essenziali per la vita di tutti i giorni. Per evitare ciò urge evitare di utilizzare combustibili fossili, puntando maggiormente – se non totalmente – sulle fonti di energia rinnovabile.